CARLA BOSERMAN – Processi 150

CARLA BOSERMAN

CENARE DENTRO UN CAVALLO: “PIÙ CON IL FARRO CHE CON IL FERRO”


.REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA

PROCESSI 149 | MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI E RICERCATORI RESIDENTI, STAGIONE 2022-2023

28 giugno 2023

 

SCHEDA DATI

Titolo: Fregio del processo di antotipia
Anno: 2023
Tecnica: antotipia
Supporto: carta
Dimensioni: 126x26cm
Descrizione dell’opera: Esempio del processo di creazione di un disegno solare. I cavalli dei monumenti equestri di Vittorio Manuelle II e di Giuseppe e Anita Garibaldi in dialogo, accordo e disaccordo.

Titolo: 5 disegni solari: i cavalli di spinaci
Anno: 2023
Tecnica: antotipia
Supporto: carta e tela
Dimensioni: 24 x 32
Descrizione dell’opera: Collezione di disegni realizzati a partire dai cavalli dei monumenti a Vittorio Emanuele II, Giuseppe e Anita Garibaldi.


Titolo: Più con il farro che con il ferro
Anno: 2023
Tecnica: mista
Supporto: carta
Dimensioni: 12 x 22
Descrizione dell’opera: Cronologia e studio della posizione dei cavalli sui monumenti equestri nella città di Roma: Marco Aurelio, Vittorio Emmanuelle II, Giuseppe e Anita Garibaldi, Monumento al Carabiniere. Manuelle II, Giuseppe e Anita Garibaldi, Monumento al Carabiniere. Sono disegni-gioco in cui il farro può nascondere parte del ferro dei cavalli.


Titolo: Autoedizione-Monumento
Anno: 2023
Dimensioni: 3 fogli pieghevoli 50 x 70
Breve descrizione: Trittico che presenta esperienze condivise attraverso una serie di ricette legate a tre monumenti equestri della città di Roma, alla ricerca di un’epica più vicina al cibo e alla vita quotidiana.
Lingua: Castigliano e Italiano


Titolo: Documentazione dei laboratori e processi del disegno solare
Anno: 2023
Breve descrizione: Documentazione fotografica del processo di antotipia e dei laboratori tenuti al Palazzo delle Esposizioni e alla scuola estiva del Forte Prenestino.

 

CENARE DENTRO UN CAVALLO: “PIÙ CON IL FARRO CHE CON IL FERRO”, IL PROGETTO

Il progetto si basa sull’interesse a velare la monumentalità dello spazio pubblico di Roma e ad esplorare le questioni relative alla territorializzazione della memoria.

Partendo da un evento singolare (una serie di brindisi avvenuti all’interno del cavallo del Monumento a Vittorio Emanuele II durante la sua costruzione), si propongono una serie di incontri per re-immaginare e stabilire legami tra i diversi monumenti equestri della città e il cibo come spazio di produzione della memoria sociale. L’obiettivo è generare esperienze per parlare di memoria anche a partire dallo stomaco.

Un punch che pulisce i palati, polenta fritta e dei biscotti all’uva sultanina costituiscono un ricettario esperienziale che apre conversazioni sul Risorgimento italiano. Queste esperienze sono raccolte in un’opera grafica sotto forma di trittico che ci invita a percorrere, ricordare e riparare.

Il progetto comprende una collezione di disegni solari o antotipie[1] , realizzati con inchiostro vegetale. Sono immagini temporanee che esplorano l’estetica della scomparsa e parlano della fragilità della memoria. Disegni che presentano cavalli che sono monumenti e fanno parte del paesaggio della città, cavalli a inchiostro di spinaci che saltano dai loro cavalletti ed esplorano la performatività del disegno. Il progetto si completa con una serie di laboratori di disegno e stampa solare presso istituzioni e spazi autogestiti della città, dove vengono esplorati immaginari più condivisi.

[1] Il termine antotipia deriva dal greco anthos, fiore, e tipo, impressione o marchio. È una tecnica di stampa a contatto che sfrutta la fotosensibilità di alcuni fiori, ortaggi e frutti.

 

SU CARLA BOSERMAN

original_foto

É artista, docente e ricercatrice.

Sviluppa progetti in cui il disegno è legato al territorio, alla memoria e alla comunità. Disegna dal vivo e nel contesto. Ha coniato il termine relatograma per definire un modo specifico di fare narrazione grafica. Ha disegnato in contesti di sperimentazione sociale, memoria di quartiere e comunità pastorali. Ha partecipato a spazi sensibili alle pratiche collaborative e di apprendimento come, tra gli altri, la Red de Arquitecturas Colectivas, il MediaLab Prado, il CCCBLab o il Museo Vostell Malpartida. È stata insegnante e coordinatrice del dipartimento di arte presso il BAU – Centro Universitario de Artes y Diseño di Barcellona, artista in residenza presso La Escocesa e Hangar.org. La sua tesi di dottorato è una riflessione critica sulla sua pratica di disegno e attraverso la quale si avvicina all’etnografia. Ha disegnato per il libro di Marina Monsonís La cocina situada (Gustavo Gili, 2021). È membro del gruppo Investigación, Arte y Universidad: Documentos para un debate della Facultad de Bellas Artes, UCM.

@carlaboserman

www.carlaboserman.net

 

ELVIRA AMOR – Processi 150

elvira amor

CIÒ CHE VEDI LO VEDI SEMPRE PER VEDERE QUALCOS’ALTRO


.REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA

PROCESSI 149 | MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI E RICERCATORI RESIDENTI, STAGIONE 2022-2023

28 giugno 2023

 

SCHEDA DATI

Da sinistra a destra:

Senza titolo 2023. Acrilico su tela 40 x 30 cm

Senza titolo 2023. Metacrilato, tela, pittura su muro. Dimensioni variabili

Senza titolo 2023. Acrilico su tela 200 x 130 cm

Senza titolo 2023. Acrilico su carta 140 x 100 cm

Senza titolo 2023. Acrilico su carta 100 x 70 cm

CIÒ CHE VEDI LO VEDI SEMPRE PER VEDERE QUALCOS’ALTROIL PROGETTO

Nella mia arte lavoro con il colore e la forma, pensando alla pittura come all’immagine mentale che si costruisce a partire da ciò che è visibile, un insieme di pezzi, l’ambiente circostante, il pavimento, le pareti… Mi interessa l’atmosfera emanata da un insieme di parti, e come queste influiscono sulle persone e sullo spazio.

Il progetto nasce dall’interesse a conoscere dal vivo gli murales antichi di Roma perché vi trovo un punto in comune con il mio lavoro: un modo di intendere la pittura come tutto ciò che circonda lo spazio.

 

SU elvira amor

Amor

Elvira Amor (Madrid, 1982) si è laureata in Belle Arti presso l’Università di Castilla-La Mancha). Ha vissuto e studiato a Madrid, Cuenca, Buenos Aires, Puebla (Messico), Bruxelles (Belgio) e Yogyakarta (Indonesia), realizzando mostre e sviluppando svariati progetti.

Le ultime mostre individuali che ha realizzato sono: Rosa llano, verde oblicuo (CAB Centro de Arte de Burgos 2022); Sendas Selvas (Galería Moisés Pérez de Albéniz, Madrid 2021), Formas de oír (Alimentación 30, Madrid 2020), o Salmón ladrillo coral (García Galería, Madrid, 2018).

Ha preso parte, fra le altre, alle seguenti mostre collettive: La distancia entre A y B curata da  Bea Espejo (Museo de Arte Contemporáneo de Madrid 2022); Artistas en producción curata da Cristina Vives (Estudio 50, La Habana, Cuba 2022); El arte no es democracia (Nave Oporto, Madrid 2021); Pintura Renovación Permanente curata da Mariano Navarro (Museo Patio Herreriano, Valladolid 2021); Una historia del arte reciente, Colección DKV- Museo de Arte Abstracto, Cuenca 2021); Modern Love Vol.1 (Quinto Piso, Ciudad de México 2017); Luminancia Sobrenatural Dominante (Galería El Mirador, Buenos Aires, 2014); o Alga todo y espumas (CCEBA-AECID, Buenos Aires 2013).

Ha creato il programma JAI (Tabakalera 2022), o residenze como Bilbao Arte 2021, Villavergerie Huesca, 2020 o Mundo Dios 2012, Mar del Plata (Argentina).

ANA LAURA ALÁEZ – Processi 150

ANA LAURA ALÁEZ

NON É TESTO- NON  É AZIONE- NON  É SUONO- NON  É  OGGETTO/ NON  É SCRITTURA- NON  É PERFORMANCE- NON  É MUSICA- NON  É SCULTURA


.REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA

PROCESSI 149 | MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI E RICERCATORI RESIDENTI, STAGIONE 2022-2023

28 giugno 2023

 

SCHEDA DATI


ACARICIA Y GOLPEA (UNA DE NOSOTRAS) – ACCAREZZA E COLPISCE (UNA DI NOI)
2023
resina, vernice per carrozzeria, supporti in ferro
30 x 30 x 300 cm

PRIMER BESO CON LENGUA – PRIMO BACIO CON LA LINGUA
2022
gesso
60 x 30 x 40 cm

LA BESTIA
2022
gesso
60 x 60 x 60 cm

ANCESTRAL ECHOES – ECHI ANCESTRALI
2023
Schizzo a partire dall’opera “Braintree” (2008)
(Oku-Noto Triennale 2023, Suzu, Giappone)
Gesso, otto disegni, unità di 15 x 15 x 30 cm cad.

ANCESTRAL ECHOES – ECHI ANCESTRALI
2023
(Oku-Noto Triennale 2023, Suzu, Giappone)
bronzo
40 x 40 x 30 cm

ACARICIA Y GOLPEA – ACCAREZZA E COLPISCE
2023
150 x 100 cm
poster con informazioni sul vinile a cura di
Ana Laura Aláez (testi e voce) in collaborazione con Ascii.disko (composizione musicale).
Registrato presso la Real Academia de España en Roma Lato A (brano “Acaricia y Golpea” + “Roma 1″) / Lato B (brano “Error” + “Roma 2″) Quattro brani basati su testi di Aláez riguardo i suoi processi artistici a Roma.

ACARIA Y GOLPEA – ACCAREZZA E COLPISCE
2023
video
00:07:65

NON É TESTO- NON  É AZIONE- NON  É SUONO- NON  É  OGGETTO/ NON  É SCRITTURA- NON  É PERFORMANCE- NON  É MUSICA- NON É SCULTURA, IL PROGETTO

Progetto artistico che lavora contemporaneamente nelle quattro modalità che il titolo stesso cita: testuale (scrivere un saggio), d’azione (filmare una performance), sonora (comporre musica elettronica) e oggettuale (lavorare sulla scultura). Il mio obiettivo è stato quello di provocare una confluenza partendo da un metodo non specifico -il quale è cambiato nel corso della ricerca- e con la disciplina scultorea come luogo di verifica.

Il soggiorno a Roma mi ha permesso di mettere quotidianamente a confronto opere chiave che, finora, avevo visto solo da lontano, sui libri. L’esperienza in Accademia è una somma di questa eco esperienziale. Mi riferisco a quel disagio e a quel sollievo che si manifestano contemporaneamente quando il corpo è posto di fronte a un’opera che riesce a suscitare in noi degli interrogativi. Ed è proprio quella sensazione che colpisce direttamente lo stomaco che cerco di trasferire nel mio lavoro.

El vinilo è l’opera che culmina questo progetto-ponte tra varie discipline. L’ho realizzato in collaborazione con il musicista Ascii.disko. I testi delle quattro tracce riflettono i miei processi artistici a Roma. Il brano principale Acaricia y golpea funge da base per il video omonimo ed è eseguito da diversi colleghi. Questa collaborazione si intreccia con lavori precedenti, nei quali utilizzo il contesto vitale come materiale scultoreo.

 

SU ana laura aláez

downloadVincitrice nel 2013 del premio del governo basco Gure Artea, come riconoscimento della sua carriera artistica e del suo contributo all’arte contemporanea. Accanto al lavoro plastico, Aláez sviluppa attività come la progettazione di spazi, la scrittura e la composizione musicale (a partire dal 2000 e in concomitanza con il suo progetto Dance & Disco all’Espacio 1 del Reina Sofía, quando ha iniziato a collaborare con altri creatori di musica elettronica). Vanta di una vasta attività di conferenze e workshop.

Biennali internazionali

Oku-Noto Triennale, Suzu, Japón (2023); 4ª Biennale di Busan, Korea (2004); 49ª Biennale di Venezia, Padiglione Spagna (2001); 1ª Biennale di Buenos Aires (2001); 2ª Biennale di Busan, Korea, (2000); 48ª Biennale di Venezia, Apertutto (1999); 5ª Biennale di Istanbul (1997).

Esposizioni

Cranach-Aláez. Cara a cara”, Museo de Bellas Artes, Bilbao (2023), Todos los conciertos, todas las noches, todo vacío”, Azkuna Zentroa, Bilbao y CA2M, Madrid (2019-2021); Pabellón de escultura”, Musac, León (2008); “Bridge of Light”/ Towada Art Center, Towada City, Giappone (2008);Unknowns. Mapping Contemporary Basque Art”, Guggenheim, Bilbao (2007);  Arquitectura de Sonido”, Museo Banco de la República, Bogotá (2006); “Hell Disco”, Taidemuseo Tennispalatsi, Helsinki e Centro Cultural de España, México (2006); “Kiss the Frog. The Art of Transformation”, The National Museum of Art, Architecture and Design, Oslo (2005); “Beauty Cabinet Prototype”, Palais de Tokyo, Paris( 2003).