MABI REVUELTA – Processi 150

MABI REVUELTA, LA STANZA DIPINTA


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REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
PROCESSI 150 | MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI E RICERCATORI RESIDENTI, STAGIONE 2022/2023

28 giugno 2023

 

SCHEDA DATI

1. Dureza, blanca y translúcida (Durezza, bianca e traslucida)
2023
Vetro, acciaio inox, ottone, alpaca, specchio, gomma, tela di voile, pietre granata
Dimensioni: variabili

Oggetti scenici per il film La stanza dipinta. Il giardino di Livia. Si tratta di un totale di 32 oggetti. Gli oggetti sono: 1 maschera a rete in acciaio inox, 4 bicchierini di vetro, 2 cimbali, 2 portacandele in metallo, 1 specchio, 2 bicchierini di vetro, 1 campana di vetro, 1 vaso di vetro rosso, 1 vaso di vetro ambrato, 1 vaso di vetro viola, 4 bottiglie di vetro trasparente, 1 fiasco in vetro trasparente, 2 anfore in vetro trasparente, 4 tappi in vetro trasparente, 4 vasi intagliati in vetro trasparente, 1 barattolo in vetro trasparente chiaro (con coperchio in vetro trasparente, al cui interno si trovano 1 tela di voile rosa e 58 sfere di pietra granata).

2. Tu mano está vacía, el pájaro de fuego ha volado (La tua mano è vuota, l’uccello di fuoco è volato via)
2023
Ferro laccato
Dimensioni: 120 x 120 x 140 cm
Oggetto scenico disegnato da Mabi Revuelta per La stanza dipinta. Il giardino di Livia

3. La stanza dipinta. Il giardino di Livia
2023
Film digitale, colore, suono in stereo, in loop
Risoluzione: 4K
8′ 15”

Prima scena del film La stanza dipinta

Regia e sceneggiatura: Mabi Revuelta
Interpreti: María Ibarretxe e Juan Loriente
Assistenza alla regia: Txuspo Poyo
Direzione della fotografia: Juantxu Beloki
Musiche: Hugo Gómez-Chao
Poesie: Elba Martínez
Panoramica: Iñaki Eskubi
Direzione artistica: Mabi Revuelta
Costumi: Ibai Labega
Realizzazione dei costumi: Sonia Curiel Cuadrado
Registrazione sonora: Gabriel Villota y Elisa Villota
Luoghi de La Stanza dipinta: Necropoli della Banditaccia (Cerveteri), Teatro romano de Tusculum (Frascati), Villa di Poppea (Torre Annunziata), Villa dei Misteri (Pompei), Academia de España en Roma, Palazzo Massimo alle Terme (Roma)
Ringraziamenti: Ángeles Albert, Cristiana Collu, Gabriel Zuchtriegel, Txuspo Poyo, Paco Cao, Miguel Ángel Cabezas, Antonio Pizzo, Gemma Colesanti, Ettore Siniscalchi, Cornelia Lauf, Anna Cestelli, Carlos Tercero, Valeria Beolchini, Rosy Bianco, Serena Gara, Francesca Gali, Vincenzo Bellelli, Carmelo Rizzo, Alberto Villari, Paola Castrignano, Enrico Inserviente, Alessandro Tartaglione, Antonio Irlando, Margarita Alonso Campoy, Brenda Zuñiga-Meneses, Silvia Serra, Amelie Aranguren, Sonsoles Aranguren, Matteo Binci, Manu Muniategiandikoetxea, Julia Fuentesal, Pablo Arenillas, Marcelo Expósito, Hugo Gómez-Chao, David H Falagán, Sara Torres, Juan Pedro Navarro, Estibaliz Sadaba, Gabriel Villota, Elisa Villota e gli altri artisti e ricercatori residenti presso la Academia de España en Roma nel periodo 2022/2023, Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma – CSIC, Comunità montana Castelli Romani e Prenestini, Parco Archeologico di Cerveteri, Parco Archeologico di Pompei.

Link: https://elmundodelivia.wordpress.com/2018/11/25/la-villa-de-livia-en-prima-porta-ii-un-jardin-inmortal/

 

LA STANZA DIPINTA, IL PROGETTO

La stanza dipinta è un progetto transdisciplinare basato sulla natura della rappresentazione nelle pitture murali illusionistiche di domus, ville e palazzi italiani. Si tratta di un film articolato come una prova generale che evoca tre azioni, una delle quali viene presentata in questa mostra. Il prodotto audiovisivo è accompagnato dagli oggetti scenici che ho creato o compilato negli ultimi mesi per configurare l’universo fittizio dell’opera.

In questa scena prendo come riferimento il frutteto dipinto nella sala da pranzo della residenza di Livia, moglie dell’imperatore Cesare Augusto, a Prima Porta, tra il 30 e il 20 a.C.. Sulle pareti del triclinio, semisommerso nella terra, si celebra la freschezza e l’eterna esuberanza della natura: i cotogni e i melograni sono carichi di frutti; gli uccelli svolazzano, immortali, sui mirti, gli oleandri e i lecci. Mentre l’estate arde nei campi romani, tra rose, gigli e crisantemi, un uccello scompare in una gabbia.

La mia stanza dipinta è immaginata a partire dalla geografia intima delle figure incarnate negli affreschi antichi, dalla narrazione del loro contesto storico e dall’interpretazione visiva di una serie di eventi apparentemente privi di importanza per la Storia, ma allo stesso tempo carichi di vita e di un significato profondo.

 

SU MABI REVUELTA

17_REVUELTA_RETRATO WEBLe opere di Mabi Revuelta riflettono su temi universali, presenti nel suo lavoro fin dagli esordi. Costanti nelle sue creazioni sono il rapporto realtà-finzione, la permeabilità dei generi (soprattutto nella confluenza tra letteratura, arti performative, scultura e arti audiovisive) e la ricerca di strategie didattiche per valorizzare l’atto artistico come motore di cambiamento sociale.

Le sue ultime mostre personali, intitolate Acromática. Una partida inmortal, si sono tenute all’Azkuna Zentroa (Bilbao) nel 2020 e alla Sala Principal de Tabacalera Promoción del Arte (Madrid) nel 2021. In quell’occasione è stato presentato il progetto inedito Acromática, sviluppato grazie all’assegnazione della Sovvenzione Leonardo della Fondazione BBVA nel 2016.
Vincitrice del Premio Gure Artea 2016 come riconoscimento della sua attività creativa, nel corso della sua carriera ha ricevuto anche altri importanti sostegni come il Botín Grant for Plastic Arts, con il quale ha ottenuto una residenza artistica presso l’International Studio & Curatorial Program di New York. Ha tenuto mostre in istituzioni come il Museo Guggenheim di Bilbao; l’ISCP di New York; il Museo delle Belle Arti di Bilbao; il Museo Artium di Vitoria; il Museo TEA di Tenerife; il CAAM di Las Palmas de Gran Canaria; La Casa Encendida di Madrid e la Fondazione BilbaoArte.