In corso

in corso

Nel frattempo, vi invitiamo a rimanere aggiornati sui nostri social per le attività online.

RESTA AGGIORNATO!

FB: @Academia.de.Espana.en.Roma

IG: academia_espana_roma

TW: @RAERoma

 

PROCESSI 147 – MOSTRA VIRTUALE

PROCESSI 147 online captura

 www.accademiaspagna.org/processi147

Disponibile online da settembre

Per la prima volta la Academia de España en Roma offre una mostra virtuale con una selezione dei progetti dei 22 creatori e ricercatori residenti durante 2019/2020: Processi 147. Si aggiunge alla mostra temporanea che, nelle sale della Academia, ha aperto al pubblico in giugno e che rimarrà esposta fino alla fine dell’anno.

Una opportunità di avvicinarsi per conoscere meglio coloro che hanno usufruito di questa prestigiosa borsa, in una esperienza totalmente differente. Uno strumento che si somma alle diverse pubblicazioni, immagini o video che, durante il loro soggiorno, hanno diffuso i lavori realizzati e che, a partire da questo progetto pilota, si incorporeranno annualmente con un linguaggio proprio, concepito per tutti i pubblici e per arrivare in tutti i luoghi.

CLICCA QUI PER VISITARLA!

 

RIATTIVANDO VIDEOGRAFIE

RV-Imagologo_Platino

www.reactivandovideografias.com

Disponibile online dal 26 novembre

Riattivando Videografie mette insieme in una mostra virtuale una selezione di opere audiovisuali di più di 70 artisti procedenti di Argentina, Bolivia, Cile, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Guinea Equatoriale, Honduras, Italia, Messico, Nicaragua, Panamá, Paraguay, Peru, Repubblica Dominicana, Spagna e Uruguay. Il progetto verrà arricchito con una serie di tavole rotonde e residenze presso la Real Academia di Spagna a Roma distribuite lungo la durata del progetto.

L’inaugurazione, sempre virtuale, è stata fatta online il 26 dicembre attraverso il nostro canale facebook (ancora disponibile qui), con diversi partecipanti relazionati con il il progetto.

La mostra, curata dalla artista e dottoressa in Arte e Ricerca Estíbaliz Sádaba Murguía, raccoglie una cartografia estesa e abitata da una enorme pluralità di voci dalla quale emerge la diversità di modi di lavoro e formati, il tutto con l’obiettivo di offrire una profonda riflessione attorno un’unica caratteristica omogenea: la videoarte. Ancora una volta, la tecnologia si trasforma in un potente alleato, affrontando la sfida e concependo un’esposizione in tempi di difficile presenzialità.

La piattaforma web è stata disegnata per poter accedere in maniera intuitiva e diretta a tutte le opere, che vanno accompagnate da una sinossi e la biografia dell’artista, e i testi curatoriali.

 

Cuentos en Red

cuentos en red posteos redes (1)

“Cuentos en Red” è una serie di audioracconti in podcast, iniziativa della Red de Centros Culturales de España appartenente alla Agencia Española de Cooperación Internacional pata el Desarrollo; si tratta di una raccolta di venti racconti di venti città di tre continenti. A partire da lunedì 18 maggio, per venti giorni consecutivi, si pubblicheranno en ivoox e spotify i racconti selezionati per ogni paese.
Con questa iniziativa la Rete dei Centri Culturali propone un avvicinamento alla letteratura attraverso strumenti digitali, raccoglie racconti di autrici e autori di paesi ispanoablanti in uno spazio comune con l’obiettivo di far conoscere in maniera interattiva la ricchezza della narrativa in lingua spagnola, così come la possibilità di questo genere e l’importanza della ficcion per la costruzione di immaginari possibili.

I racconti sono narrati da scrittrici e scrittori, giornalisti, attrici e attori di Santo Domingo, Città del Messico, Città del Guatemala, Tegucigalpa, San Salvador, San José de Costa Rica, Managua, Panamá, Lima, Santiago del Cile, Cordoba, Rosario, Buenos Aires, Montevideo, Asunción, La Paz, Malabo, Bata, Roma e Madrid. Città dove si trovano i centri culturali e i centri associati della Cooperación Española, così come l’Academia de España en Roma e la Biblioteca di AECID.

I Cuentos en Red possono essere ascoltati gratuitamente da computer, tablet o semplicemente da smartphone accedendo al Link di IVoox o attraverso il link di Spotify

CONCERTO: ROMA: RECINTI SACRI E SPACIALIZZAZIONE SONORA

REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA

Eduardo Soutullo

Roma: recinti sacri e spazializzazione sonora

 

Domenica 5 luglio 2020 ore 19.00

Chiesa di San Pietro in Montorio,

Roma, Piazza S. Pietro in Montorio 3

 

Domenica 5 luglio alle ore 19.00 presso la Chiesa di San Pietro in Montorio, si terrà il concerto del compositore Eduardo Soutullo (Bilbao, 1968). Durante il concerto verrà eseguita per la prima volta in assoluto Pentaphonics, composizione realizzata dal Mº Soutullo durante il suo soggiorno a Roma, al quale ha partecipato con il progetto Roma: recinti sacri e spazializzazione sonora. Il risultato del progetto è stata la composizione di un lavoro di musica da camera della durata di quindici minuti, il cui obiettivo è quello di esplorare la spazializzazione del suono, usando il linguaggio contemporaneo partendo dal lavoro di alcuni compositori di musica del XVI e XVII secolo come Orazio Benevoli (1605-1672), Giuseppe Ottavio Pitoni (1657-1743) e Andrea Gabrieli (1533-1585).

 

A Roma, per la prima esecuzione della sua composizione, il maestro Soutullo ha scelto la chiesa di San Pietro in Montorio poichè lo spazio interno della chiesa consente di collocare i cinque musicisti del quintetto della PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble (violino, violoncello, clarinetto, flauto, pianoforte) alla maniera della musica policorale, come nelle opere barocche, creando un effetto sonoro surround che avvolge lo spettatore.

Il concerto inoltre prevede l’esecuzione di alcune musiche rinascimentali riarrangiate dal compositore, HODIE COMPLETI SUNT di Andrea Gabrielli (1533-1585), CANTATE DOMINO e VIAS TUAS DOMINE di Giuseppe Ottavio Pitoni (1657-1743).

CONCERTO SOUTULLO

Il concerto, a ingresso gratuito su prenotazione, fa parte di Processi 147, mostra dei borsisti 2019/2020, aperta fino al 31 dicembre 2020 e inaugurata lo scorso 25 giugno, che presenta i lavori finali degli artisti residenti.

PROGRAMA “ARMARIOS ABIERTOS”

Armarios Abiertos. Diversidad sexual en la cultura iberoamericana fue un encuentro digital organizado por la Red de CCE de la Cooperación Española con el que nos sumamos a las actividades en torno al Día Internacional del Orgullo LGBTQI. Con la colaboración de CortoEspaña, Centro Cultural Niemeyer, Premio Sebastiane y la Academia de España en RomaArmarios  Abiertos ofreció, durante cinco días (29 de junio al 3 de julio), una programación en línea de conversatorios sobre la presencia y representación del colectivo LGBGTQI+ en las producciones y manifestaciones culturales iberoamericanas. En algunas mesas también se contó con agentes de Guinea Ecuatorial, único país africano donde la Red de CCE está presente. Read more

Javier Verdugo – Finestre Aperte

Archeologia e poterE

Il lavoro di ricerca: Archeologia e potere. La tutela e la conservazione del patrimonio archeologico di Roma dall’Unità d’Italia al dopoguerra (1870-1945) è la continuazione di un studio precedente: IMMENSA AETERNITAS. L’interesse per il passato e la formazione del sapere archeologico dall’Antichità all’Età Moderna, con particolare attenzione a Roma e allo Stato Pontificio. Nel suddetto lavoro abbiamo studiato l’evoluzione della tutela del patrimonio di Roma dal 1162 al 1870 e gli interventi sia dell’autorità pontificia che dell’amministrazione francese seguita all’occupazione di Roma da parte di Napoleone la cui idea centrale sarà quella di Roma come seconda capitale dell’Impero dopo Parigi, con il figlio di Napoleone come re di Roma.

Read more

Manuela Vilas – Finestre Aperte

Traduzione video:
Ciao, sono Manuel Vilas e voglio leggervi un poema dedicato alla città di Roma dove ho vissuto fino a pochi giorni fa.

ROMA
Con l’epidemia che governa l’Italia Roma si è svuotata dei turisti.
Sei rimasta senza nessuno, Roma.
Passeggio per Campo dei Fiori, per Piazza della Quercia, per via Pettinari, e non ci sono uomini, né donne, né gatti, tutti sono andati via.
Ti sto vedendo come ti videro gli antichi. Come fosti nel mille e trecento. Come se ritornasse il Medioevo. Come ti vide Stendhal, come ti video i viaggiatori del diciannovesimo secolo.
Adesso sei sola come me. Cos’altro potresti volere, Roma.
Mai e poi mai sarai sola, sola come me. Questo potere è solo mio. Tuoi l’arte, Dio, gli angeli, la bellezza, la spada, il mistero della storia.
Mia la solitudine suprema.

UN APPUNTO ROMANO

Il mio progetto letterario dell’Academia de España en Roma si sta rivelando molto fruttuoso. Ci sono state alcune circostanze interessanti; la più rilevante è il modo in cui il mio progetto originario si sia trasformato nel dialogo costante che mantengo con la città di Roma. Ciò che in effetti devo constatare è che il mio progetto originario ha subito uno spostamento di genere letterario. Inizialmente, l’impostazione era di carattere narrativo, e aveva come obiettivo la scrittura di un romanzo. Si è imposta, inaspettatamente, la poesia.

Il mio modo di lavorare consiste nel percorrere la città di Roma (c’è anche un capitolo dedicato a Firenze), camminare per le sue vie, visitare i suoi musei, i suoi centri di gravità, e poi trasformare tutte queste esperienze in letteratura. Il mio piano è consistito e consiste nell’uscire tutti i giorni alla ricerca dell’essenza della città. Cammino tra le tre e le quattro ore al giorno, e ho costruito diversi itinerari. Il mio progetto si basa anche sulla conoscenza della vita comune e quotidiana di Roma, la vita della gente, la vita nei bar, i negozi, la strada, il trasporto pubblico, etc.

Il mio proposito è stato quello di conoscere la città, impararla, come se fosse l’apprendimento di una lingua. La mia sfida principale è stata quella di dominare il suo urbanismo, le sue proporzioni e i suoi misteri. Ogni città ha misteri.

Anche vivere in un edificio come quello che ospita l’Academia de España en Roma ha avuto la sua versione letteraria nel mio lavoro. È un edificio molto particolare. Il suo significato storico è poroso.

Riporto una poesia a dimostrazione del mio lavoro.

 

BERNINI E BORROMINI
Oggi ho visto il combattimento

tra Bernini e Borromini,

che invece di volersi bene,

aiutarsi e rispettarsi,

si odiarono.

 

La chiesa di Bernini è luce e disperazione.

Quella di Borromini è serenità ed elegia.

Ed entrambe sono bellissime

ed entrambe sono figlie ben fondate

della bellezza che arde per tutti.

 

I due famosi architetti

fallirono nell’unica cosa che conta:

non seppero essere fratelli, amici,

colleghi, complici.

 

Borromini fu sventurato,

e Bernini fortunato.

 

Nell’ora della morte,

tanto menzionata nelle loro monumentali opere,

entrambi furono un unico corpo in abbattimento.

 

Se dovessi commissionare

la mia casa a uno dei due

la darei a Borromini,

ma non è più il tempo della giustizia,

non lo è mai stato nel mondo.

 

Mi piacerebbe sognare

che si volevano bene,

che celebravano insieme

l’odissea dell’arte,

che mangiavano e ridevano

nelle estati romane

e bevevano e sognavano

l’arrivo della luce sulle pietre

con la fratellanza

come unico dio tra gli uomini.

MANUEL VILAS

Biblioteche spagnole di Roma

Biblioteche spagnole di Roma- GIORNATA mondale DEL LIBRO

WhatsApp Image 2020-04-22 at 18.44.58

Le istituzioni culturali spagnole in Italia quest’anno festeggiano la #Giornatamondialedellibro e del Diritto d’autore online.

Istituita dall’UNESCO nel 1995, la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore si festeggia in tutto il mondo ogni 23 aprile per commemorare il decesso nel 1616 di tre grandi figure della letteratura universale: lo spagnolo Miguel de Cervantes, il britannico William Shakespeare ed il peruviano Inca Garcilaso. Si tratta di una commemorazione specialmente popolare in Spagna in generale e di grande tradizione in Catalogna, contraddistinta dalla distribuzione di libri e di rose.

 

Read more

Paesaggio Temporale di Estrella de Diego

Paesaggio temporale

Di Estrella de Diego

Filma un paesaggio con una doppia telecamera rotante e d’un tratto il luogo acquisisce lo strano aspetto di un paesaggio lunare. Invece no. È troppo tellurico per essere lunare, perché la montagnola si sfaccetta e i resti si accumulano; grandi e piccoli; bianchi e brillanti. Sul fondo, nuvole. Sono i marmi che si strappano alla montagna, pugni chiusi che poi diventano soffi e riflessi. La bellezza dello spettacolo è rara, a metà strada da Blade Runner e uno strano Piranesi plein air.

Il bel paesaggio è una scusa per parlare dello scorrere e degli strati del tempo, quell’ossessione che spesso guida le riflessioni di Clara Montoya; un gesto che usa come luogo delle visualità affinché crediamo di vedere ciò che stiamo vedendo, sebbene vedere abbia sempre un qualcosa dell’aver visto. In quest’opera filmata nella cooperativa di Canalgrande a Carrara, ha deciso di esplorare il paesaggio – 360 gradi durante il giorno e la notte – compattare il tempo: in un gioco perverso a ogni giro di schermo. Il tempo si contrae: 24 ore si riducono a 56 minuti. La terra, anche oggi, ruota attorno al sole.

Non è la prima volta che Montoya trasferisce l’infinito su scala umana, che pensa al tempo e allo spazio come parte di un processo di prossimità ineludibili. L’opera 1924-2124 misura la distanza che ogni anno la luna percorre allontanandosi dalla terra e per renderla visibile ogni inverno, propone di annettere un cilindro di 3,8 centimetri, che si aggiunge al percorso. E aggiunge il tempo. Quando della comunità non rimarrà più nessuno, ci saranno nuovi membri che proseguiranno il percorso di quei centimetri di alluminio e rame.

Per questo ha camminato tra le metamorfosi – marmo e rame, rame e alluminio – e ha corso tra Roma e dietro a Roma, la città che non si ferma mai, che trasuda tempo e ne sovverte lo scorrere. Arrivare a Roma – eterno paesaggio di un Piranesi plein air che sfocia nel foro, strati di storia e intertestualità di Blade Runner (perché no?). Roma è conformata da strani principi alchemici e Montoya ha trovato lì la casa che la sua memoria ha riconosciuto come propria.

È affascinata dai materiali e quindi è arrivata fino a Roma – fino a questo spazio che è soprattutto tempo – alla ricerca di qualcosa; indagando lo strano processo dell’alchimista che mi ricorda i quadri di Strindberg, quando l’affermato autore teatrale decide che scrivere non basta: bisogna frugare tra gli elementi. Lo scrive in Antibarbarus: “Piombo, mercurio e argento hanno un’incredibile somiglianza tra loro. (…) Chissà se il piombo liquido in un istante non si trasforma in mercurio? E se il piombo bollente potrebbe diventare, in provetta, argento?”

Nel Museo di Stoccolma si conserva la coppa di vetro che usava Strindberg nel decennio del 1890 per la fabbricazione dell’oro, “dipinta” all’interno dai resti di acidi e metalli. Roma è per Montoya la coppa alchemica che lo scorrere del tempo va disegnando in un’opera infinita.

CREAZIONE ARTISTICA E COPYRIGHT

CREAZIONE ARTISTICA E COPYRIGHT

MARTA GARCÍA LEÓN Giovedì 13 febbraio alle ore 10:00 e 16:00

Real Academia de España en Roma

Su invito

Senza alcun dubbio, il copyright protegge i creatori e le loro opere. Opere che possono essere di numerose tipologie differenti: letterarie, scientifiche, musicali, plastiche, teatrali, audiovisive, architettoniche… In un mondo sempre più globalizzato e interdipendente, gli artisti spesso vedono le loro creazioni utilizzate illecitamente, soprattutto attraverso Internet. Ma oggi più che mai c’è anche la possibilità di dialogare e interagire con le creazioni di altri autori, arricchendo le loro proprie e, nel complesso, l’esperienza che vive il pubblico.

Per queste ragioni, è importante che gli artisti conoscano i meccanismi essenziali del funzionamento del diritto d’autore a livello internazionale. Da un lato, per sapere fino a che punto i diritti siano garanti delle loro creazioni. Dall’altro, per comprendere da che punto iniziano i diritti sulle creazioni altrui…

Questo seminario ha l’obiettivo di avvicinare i creatori borsisti dell’Accademia di Spagna a Roma ai principi fondamentali della protezione offerta dal diritto d’autore in generale, sia patrimoniale che morale. E, nello specifico, alle caratteristiche peculiari delle varie discipline artistiche praticate dai borsisti dell’Accademia, nonché alle varie limitazioni ed eccezioni al sistema di protezione che consentono l’utilizzo di creazioni altrui. Tutto ciò sarà diviso in due blocchi distinti: uno generale, per tutti i borsisti, e diversi specifici, organizzati in base alle discipline artistiche o scientifiche da loro praticate. Una sezione specifica sarà quindi dedicata al fumetto, così come alla fotografia, alle arti plastiche, alla letteratura, alla museologia, al design o al cinema.

L’approccio del seminario è interattivo, in modo tale che gli artisti possano (i) partecipare ai diversi blocchi a seconda del loro interesse, e (ii) sollevare tutti i dubbi che possono sorgere sulle questioni discusse durante le conferenze (ma anche su altre tematiche, sempre relative al copyright).

Marta García León esercita la professione forense a Madrid dal 1999 e attualmente collabora con diversi studi legali, tra cui WHITAN LAW TECH, S.L. (www.whitan.com). È stata partner di un importante studio legale dove ha diretto il dipartimento di proprietà intellettuale. Ha lavorato per anni a Los Angeles presso l’MPA, un ente che rappresenta gli studi cinematografici americani, e per diversi anni ha fornito consulenza a case di produzione, editori e artisti audiovisivi e musicali, oltre a partecipare a varie produzioni e spettacoli teatrali, audiovisivi e musicali. Nel 2009 è stata nominata membro del gabinetto del Ministro della Cultura, dove ha svolto attività di consulenza in materia di proprietà intellettuale, audiovisivi e industria cinematografica e culturale. Attualmente, oltre ad essere avvocato, collabora con l’OMPI (Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale, parte dell’ONU) come esperta di proprietà intellettuale, tiene corsi sul diritto d’autore internazionale in vari paesi e partecipa alla preparazione di relazioni e studi sulla materia.

È specializzata in diritto civile, proprietà intellettuale e industriale e Internet, e in diritto della concorrenza.

Rappresenta in Spagna clienti nazionali e internazionali di vari settori, principalmente legati all’industria culturale, dell’intrattenimento, dell’audiovisivo, della musica, dell’editoria, dei media e della gestione collettiva.

È laureata in Giurisprudenza presso l’Universidad Complutense de Madrid (www.ucm.edu), e ha una laurea in Diritto d’Autore presso il Franklin Pierce Law Center.

È docente presso l’Universidad San Pablo CEU (http://www.uspceu.com) dove insegna Proprietà Intellettuale nel Master di Access to Law. Insegna anche in diverse università spagnole e straniere e in Master in materie legate alle sue aree di specializzazione.

IL CAMMINO SI FA CAMMINANDO

IL CAMMINO SI FA CAMMINANDO
Itinerari per la Roma degli esuli spagnoli

➖Elena Trapanese➖

L’esilio repubblicano spagnolo è stato uno dei più importanti del XX secolo. Risaputo è che molti spagnoli si rifugiarono in America. Alcuni di loro decisero di rimanervi; altri, dopo la fine della seconda guerra mondiale e la sconfitta dei totalitarismi italiano e tedesco, decisero di tornare in Europa, stabilendosi prevalentemente in Francia e in Italia.
Roma fu la città italiana che ricevette il maggior numero di esuli spagnoli, che si inserirono in un clima di fervente interesse per la
Spagna e la sua cultura. Durante la loro permanenza, Roma fu per loro una città creata e ricreata attraverso il ricordo, la nostalgia, la dissidenza, la speranza e lo sguardo rivolto all’ignoto.

⭕ Venerdì 14 febbraio alle ore 18:00 presso Academia de España presentazione del libro

⭕ Sabato 15 febbraio itinerario alle ore 11.00 con partenza da piazza Giuseppe Gioacchino Belli. Durata 2 ore.
Prenotazione obbligatoria a: info@accademiaspagna.org