Thought. Barefoot. Alma Söderberg – Short Theatre

18 settembre | 18:00
Real Academia de España en Roma
Apertura pubblica della pratica collettiva di Sapphica Choir

L’artista, musicista e coreografa Alma Söderberg torna a mettere in vibrazione l’aria di Short Theatre 2022, proponendo il suo nuovo lavoro Thought. Barefoot., esito della pratica collettiva Sapphica Choir concepita appositamente per il festival.

Nella cornice della terrazza della Real Academia de España, un coro di persone che si identificano nel genere femminile condividerà con il pubblico il lavoro svolto sulla poliritmicità, elemento chiave della pratica dell’artista che, utilizzando la voce e il corpo, ha elaborato una tecnica capace di far suonare l’architettura dello spazio, i suoi vuoti e pieni, come fosse uno strumento. I frammenti lirici di Saffo, poeta originaria di Eresos, città dell’isola di Lesbo nell’Egeo, e vissuta nel VI secolo a.C., offriranno la materia a partire dalla quale investigare la relazione tra la parola, declinata attraverso lingue e tempi diversi, e il ritmo, in un gioco di influenze reciproche tra movimento e suono.


Alma Söderberg è una coreografa e performer svedese basata a Malmö (Svezia). La sua ricerca si concentra sul modo in cui ascoltiamo mentre osserviamo, quindi sulla relazione tra l’orecchio e l’occhio, sviluppando una originale modalità creativa. Nelle performance Cosas (2010), TRAVAIL (2011) e Nadita (2015) la sua particolare tecnica vocale è al centro della scena. Il suo lavoro Entangled Phrases (2019) è una serie di performance collettive concepite a partire dalla sua pratica artistica, in collaborazione con Anja Müller e Angela Peris Alcantud. Alma collabora stabilmente con il sound artist deHendrik lechat Willekens, insieme al quale ha anche fondato il progetto musicale wowawiwa.

Alma Söderberg è attualmente artista associata della compagnia Cullberg, con la quale ha ideato la performance The Listeners che ha debuttato nel 2020. Inoltre ha diretto La mano que canta, insieme al visual artist Alex Reynolds.

PENSARE ALLA MORTE O AL SESSO

Una conversazione su Rodolfo Wilcock

Giovedì 1 settembre alle 19.00 presso il Salone dei Ritratti della Real Academia de España en Romal. Ingresso libero.

«Beati loro che pensano al progresso: / io solo penso alla morte o al sesso», dice una poesia di Juan Rodolfo Wilcock

Scrittore di due mondi e due lingue, nella sua vita e nella sua opera si manifestano tensioni irrisolte tra la cultura alta e quella bassa, tra la civiltà e la barbarie, tra il sacro e il profano. Sono tensioni che non arrivano mai in un porto sicuro e si muovono come una nave infuocata nella tempesta. Poeta, traduttore, romanziere, critico letterario, drammaturgo, inventore di autori su richiesta, Wilcock fu un genio inclassificabile che attraversò la letteratura argentina in cui nacque e quella italiana in cui morì.

In questa conversazione, Manuel Ignacio Moyano e Edoardo Camurri dialogheranno sulla tensione tra eros tanatos che caratterizza l’opera e la vita di Wilcock, e cercheranno di seguirne il fuoco senza spegnerlo e senza tradirlo.

 

LE DUE DIFFERENTI FASI DELLA TENSIONE- omaggio a Pier Paolo Pasolini

Il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, intellettuale e creativo tra i più complessi e rilevanti del XX secolo ricorre quest’anno. Per questa occasione la Academia de España en Roma presenta l’opera di Alan Carrasco (RAER 2020-21) che si affacia su Roma.

Il 14 novembre 1974, appena un anno prima del suo assassinio, Pier Paolo Pasolini scrisse il suo famoso “testo corsaro” intitolato “Cos’è questo golpe? Io so” sul quotidiano Il Corriere della Sera. Nel contesto dei turbolenti Anni di piombo italiani, l’autore sosteneva di conoscere “i nomi di coloro che controllavano le due diverse – anzi, opposte – fasi di tensione”, in riferimento ai nomi dietro la responsabilità, materiale e intellettuale, delle stragi che erano state orchestrate fino a quel momento. Per sottolineare il carattere premonitore della scrittura di Pasolini, quest’opera allude agli attentati di Piazza Fontana (12 dicembre 1969) e della Stazione Centrale di Bologna (2 agosto 1980), una macabra parentesi che è comprende molta della violenza di quel periodo.

L’insegna di neon è visibile dalla Via Crucis che collega Piazza San Pietro in Montorio e Via Garibaldi, così come da altre zone del Trastevere. L’opera, basata su un frammento della dichiarazione di Pasolini, è stata riprodotta nel carattere della sua macchina da scrivere, la Olivetti Lettera 22. L’impianto rimane spento durante tutta la giornata, tranne nel tempo che va dalle 16:37 alle 10:25, i rispettivi orari dei suddetti attacchi.


ALÁN CARRASCO

Alán Carrasco è un artista visivo e ricercatore di dottorato. La sua produzione artistica è concettualmente legata al suo lavoro di ricerca teorica. Così, il suo lavoro si concentra sui meccanismi di costruzione delle narrazioni ufficiali, prestando particolare attenzione alle strategie narrative come l’induzione selettiva della memoria e dell’oblio e la funzione dell’iconoclastia. È particolarmente interessato ai margini delle narrazioni storiche e all’analisi delle ragioni per cui certi aspetti e attori sono stati sistematicamente eliminati da esse. In progetti recenti ha anche lavorato con quelle che chiama “possibilità della storia”, cioè eventi di cui non siamo sicuri della plausibilità ma che sono, in ogni caso, plausibili.

Il suo lavoro è stato esposto al MACBA Museu d’Art Contemporani de Barcelona; CAB Centro de Arte Contemporáneo de Burgos; Sala Amós Salvador, Logroño; Maus Contemporary, Birmingham; Whitebox Harlem, New York; BIENALSUR Bienal Internacional de América del Sur; Lo Pati Centre d’Art de les Terres de l’Ebre; Centro de Cultura Contemporánea Hiriartea de Pamplona/Iruñea; Württembergischer Kunstverein, Stuttgart; Centro Cultural de España en Lima; Arts Santa Mònica, Barcelona; e l’Accademia spagnola di Roma, tra gli altri. Ha ricevuto diverse sovvenzioni e premi, come il MAEC-AECID Grant per una residenza d’artista presso l’Accademia di Spagna a Roma (2021), il MANGO Award per il miglior artista emergente durante la Swab Barcelona Art Fair (2020), le residenze di scambio tra Casa de Velázquez e Hangar (2019), l’Art Nou Award per la migliore mostra personale (2019), il SAC – FiC Residency Programme (2018) o l’Agata Baum de Bernis Grant per artisti del Goethe Institut e il Baden Württemberg-Catalunya Grant (2016).

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Annuncio del vincitore del concorso per la riabilitazione dell’Accademia

Il MITMA (Ministero dei Trasporti, della Mobilità e dell’Agenda Urbana) annuncia il vincitore e i finalisti del concorso per progetti con intervento della giuria promosso insieme al Ministero degli Affari Esteri per la ristrutturazione e l’ampliamento della Real Academia de España en Roma.

40 team di professionisti hanno partecipato al concorso. La giuria era composta da Iñaqui Carnicero, direttore generale dell’Agenda Urbana e Architettura e presidente della giuria; Hilda Jiménez, direttore generale del Servizio Estero del Ministero degli Affari Esteri, Unione Europea e Cooperazione; Mª Ángeles Albert de León, direttrice della RAER; Marta Callejón, vice direttore generale di Architettura ed Edilizia; Juan Bordes, rappresentante della Reale Accademia di Belle Arti di San Fernando nel Consiglio di Fiduciari della RAER; Elías Torres, Margherita Guccione e María Langarita come architetti di riconosciuto prestigio; ed Elena Calama, responsabile dell’area Diffusione dell’Architettura e segretaria della giuria.

Il primo premio è andato a “FUTURO PRECEDENTE”, opera dello studio di architettura Jesús Aparicio y Donaire Milans Arquitectos, degli architetti italiani ed esperti del patrimonio Francesco Cellini e María Margarita Segarra, insieme al restauratore Alejandro Pajares.

Link al comunicato stampa completo sul sito del MITMA

IL PERCORSO DELLO SPEZIALE IN ROMA – conferenza e percorso guidato

23 aprile alle 11.30h

CIRCUITO TURISTICO ATTRAVERSO I TERRITORI PATRIMONIALI RELAZIONATI ALLA STORIA DELLA MEDICINA A ROMA

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Dal 21 al 24 aprile 2022 sarà inaugurato Il percorso dello speziale a Roma, un circuito turistico unico, che unisce territori patrimoniali relazionati alla storia della medicina, alcuni dei quali precedentemente inaccessibili ai turisti o alla popolazione locale. La Real Academia de España en Roma sarà una delle tappe del nuovo itinerario romano, che vanta l’appoggio di altre prestigiose istituzioni di Roma, come la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma. Questo perché, anticamente, l’ubicazione della RAER confinava con l’orto botanico della spezieria di Santa Maria della Scala, situata all’interno del convento fondato dall’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella piazza di Santa Maria della Scala, proprio nel cuore del quartiere romano Trastevere.

11:30 - Conferenza di Ma. Luisa Vázquez de Ágredos Pascual y Nuria Blaya Estrada

12:30 – Láudano: passagi letterari  (percorso guidato)

Scarica il volantino per leggere più informazione

 

LA FERITA AL COSTATO – Lettura drammatizzata

MARTEDÌ 12 APRILE ORE 11.00 | Presentazione della traduzione di Donatella De Vivo di Pilar Campos e reading a cura di Loredana Scaramella all ‘interno di Herencias, scritture di memoria e identità. Partecipano: Giulio Benvenuti, Giacomo Faccini, Ivan Olivieri, Loredana Piedimonte, Oleksandra Soloviova.

LA FERITA AL COSTATO

Adolf Eichmann è davvero l’esempio perfetto della banalità del male? Per tentare di rispondere a questa domanda Pilar Campos ha dovuto costruire un personaggio ma, soprattutto, attendere pazientemente che esso prendesse forma attraverso lo sguardo di tutti gli altri personaggi, in una pièce in cui, di fatto, egli non è protagonista e tuttavia prende vita e, in modo inquietante, costruisce a sua volta il proprio sguardo su di noi e sul mondo.

HERENCIAS, SCRITTURE DI MEMORIA E IDENTITÀ

Il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere dell’Università di Roma Tre organizza, in collaborazione con la Real Academia de España en Roma, organizza questa serie di incontri con l’obiettivo di esplorare alcune delle più interessanti forme di scrittura creativa in lingua spagnola che costituiscono una riflessione collettiva sui processi di ricostruzione identitaria basati su un passato complesso e traumatico e sulla sfida imposta da un presente in cui si continuano a verificare le dinamiche di discriminazione, violenza ed emarginazione.

SCARICA LA LOCANDINA

LE DUE DIFFERENTI FASI DELLA TENSIONE – Alán Carrasco

REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA

OPERA


LE DUE DIFFERENTI FASI DELLA TENSIONE (2021)

Installazione. Insegna di neon a LED, trasformatori, raccordi in acciaio e installazione elettrica.

32 x 1100 cm.

Il 14 novembre 1974, appena un anno prima del suo assassinio, Pier Paolo Pasolini scrisse il suo famoso “testo corsaro” intitolato “Cos’è questo golpe? Io so” sul quotidiano Il Corriere della Sera. Nel contesto dei turbolenti Anni di piombo italiani, l’autore sosteneva di conoscere “i nomi di coloro che controllavano le due diverse – anzi, opposte – fasi di tensione”, in riferimento ai nomi dietro la responsabilità, materiale e intellettuale, delle stragi che erano state orchestrate fino a quel momento. Per sottolineare il carattere premonitore della scrittura di Pasolini, quest’opera allude agli attentati di Piazza Fontana (12 dicembre 1969) e della Stazione Centrale di Bologna (2 agosto 1980), una macabra parentesi che è comprende molta della violenza di quel periodo.

L’insegna di neon è visibile dalla Via Crucis che collega Piazza San Pietro in Montorio e Via Garibaldi, così come da altre zone del Trastevere. L’opera, basata su un frammento della dichiarazione di Pasolini, è stata riprodotta nel carattere della sua macchina da scrivere, la Olivetti Lettera 22. L’impianto rimane spento durante tutta la giornata, tranne nel tempo che va dalle 16:37 alle 10:25, i rispettivi orari dei suddetti attacchi.

BIOGRAFIA


ALÁN CARRASCO

Alán Carrasco è un artista visivo e ricercatore di dottorato. La sua produzione artistica è concettualmente legata al suo lavoro di ricerca teorica. Così, il suo lavoro si concentra sui meccanismi di costruzione delle narrazioni ufficiali, prestando particolare attenzione alle strategie narrative come l’induzione selettiva della memoria e dell’oblio e la funzione dell’iconoclastia. È particolarmente interessato ai margini delle narrazioni storiche e all’analisi delle ragioni per cui certi aspetti e attori sono stati sistematicamente eliminati da esse. In progetti recenti ha anche lavorato con quelle che chiama “possibilità della storia”, cioè eventi di cui non siamo sicuri della plausibilità ma che sono, in ogni caso, plausibili.

Il suo lavoro è stato esposto al MACBA Museu d’Art Contemporani de Barcelona; CAB Centro de Arte Contemporáneo de Burgos; Sala Amós Salvador, Logroño; Maus Contemporary, Birmingham; Whitebox Harlem, New York; BIENALSUR Bienal Internacional de América del Sur; Lo Pati Centre d’Art de les Terres de l’Ebre; Centro de Cultura Contemporánea Hiriartea de Pamplona/Iruñea; Württembergischer Kunstverein, Stuttgart; Centro Cultural de España en Lima; Arts Santa Mònica, Barcelona; e l’Accademia spagnola di Roma, tra gli altri. Ha ricevuto diverse sovvenzioni e premi, come il MAEC-AECID Grant per una residenza d’artista presso l’Accademia di Spagna a Roma (2021), il MANGO Award per il miglior artista emergente durante la Swab Barcelona Art Fair (2020), le residenze di scambio tra Casa de Velázquez e Hangar (2019), l’Art Nou Award per la migliore mostra personale (2019), il SAC – FiC Residency Programme (2018) o l’Agata Baum de Bernis Grant per artisti del Goethe Institut e il Baden Württemberg-Catalunya Grant (2016).

Alán_Carrasco_B