OPEN STUDIOS 2019

I nuovi progetti della promozione 2018/2019 degli artisti e ricercatori residenti alla Real Academia de España en Roma saranno presentati alla stampa, al pubblico e agli operatori del settore culturale giovedì 21 marzo 2019.

Gli Open Studios, che da anni offrono la migliore creatività dei vincitori del Bando di Concorso del Ministero degli Affari Esteri spagnolo su progetti in sinergia con il panorama artistico e culturale italiano – romano in particolare – saranno ancora una volta l’occasione per incontrare ed esplorare da vicino, proprio all’interno degli atelier dei residenti, le singole realtà e le espressioni dei linguaggi prescelti che vanno dall’arte figurativa alla performance, dalla storia dell’arte alle tecnologie multimediali.

Ê l’occasione dunque per conoscere i 23 progetti “in fieri” che saranno successivamente presentati nella versione finale, come di consueto, il prossimo 20 giugno in una serata ad hoc organizzata negli stessi spazi.

L’Accademia, istituzione dipendente dalla Embajada de España en Italia – Ambasciata di Spagna in Italia , che festeggia quest’anno il suo 146º anniversario, a partire dalla sua fondazione nel 1873 svolge da sempre un ruolo fondamentale e strategico per la politica culturale spagnola all’estero nella formazione di numerose generazioni di artisti e intellettuali spagnoli, italiani e iberoamericani. Piattaforma culturale e centro di produzione e innovazione artistica di riferimento per stimolare le promesse e i talenti affermati, ha come obiettivo primario quello di proiettare e diffondere la cultura creativa a livello internazionale.

Amondarain, Jose Ramón – Pittura

Ardanaz, Taxio – Pittura

Barrio Diez, Itziar – Videoarte

Bragado Fernández, Igor- Architettura

Canepa Olaechea, Andrea – Scultura

Combarro García, Nicolás – Fotografia

Díaz Ramos, Isolina – Restauro

Dopazo Ruibal, Lara – Letteratura

Fernández Palomar, Silvia – Design

Ferrer Forés, Angeles – Musica

Fidalgo Lareo, Pablo – Teatro

González Romero, Pedro – Nuove Tecnologie

Huertas, Begoña – Letteratura

Huete Iglesias, Julia – Fumetto

Moraleda Gamero, María – Restauro

Portillo, George – Letteratura

Ramos-Yzquierdo, Marta – Curatoria

Sadaba Muguia, Estíbaliz – Videoarte

Sánchez-Cabezudo, Fernando – Teatro

Santomé Rodríguez, Borja – Cinema

Talens Pardo, Anna – Scultura

Villafranca, Maria del Mar – Storia dell’Arte

Vizcaíno, Antonio – Archeologia

Generi e soggettività nelle pratiche artistiche contemporanee (XX-XXI secoli) – 8 marzo

In occasione della celebrazione della Giornata internazionale della donna, la Real Academia de España organizza una Giornata di studi in collaborazione con i Dipartimenti di Storia dell’Arte della UMA Universidad de Málaga e il Dipartimento di Storia dell’Arte “La Sapienza” . Chiuderà l’evento l’Ambasciatore di Spagna in Italia, Alfonso Dastis. Essendo l’8 Marzo una giornata di riflessione su tematiche di genere e sul ruolo delle donne in diversi ambiti, e costituendo l’uguaglianza di genere una delle priorità dell’Agenda per lo Sviluppo 2030 della Cooperazione Spagnola nonché delle politiche della UE, il seminario studierà l’influenza delle questioni di genere e della soggettività sia sui processi creativi che sull’interpretazione che di essi fanno la critica e la storiografia seguendo meccanismi archetipici che fanno parte dell’inconscio collettivo. L’incontro sarà coordinato dalle professoresse Maite Méndez Baiges (Universidad de Málaga e residente RAER 1992-1993) e Carla Subrizi (la Sapienza Università di Roma). Si inserisce, inoltre, nella cornice delle attività del Congreso internacional Géneros y subjetividades en las prácticas artísticas contemporáneas – siglos XX y XXI – che si terrà a Málaga dal 28 al 30 marzo 2019, e che verrà presentato ufficialmente il giorno 8 presso l’Academia.

La Giornata si articola in due momenti ben distinti: Dalle 9.30 alle 14.30 si svolgerà il seminario di lavoro sul tema Generi e soggettività nelle pratiche artistiche contemporanee – XX e XXI secolo –. I gruppi di ricerca di entrambi i Dipartimenti – Málaga e Roma – condivideranno approcci, metodologie, dubbi, etc., per arricchire il lavoro individuale e collettivo e identificare punti, problemi e possibili soluzioni in comune. Il frutto di queste discussioni, che verrà raccolto in un documento congiunto, servirà anche da lavoro preparatorio al Congresso internazionale di Málaga.

Dalle 17 ore verrà presentato il Congreso internacional di Málaga, che affronterà la presenza della soggettività – e delle forme poliedriche che adotta – nella produzione artistica contemporanea e nel mosaico di interpretazioni che riceve da parte della critica e della storiografia. Dalla prospettiva metodologica e l’approccio multidisciplinare forniti dagli studi di genere, si analizzerà criticamente come agisce la soggettività in determinati campi della creazione e della sua interpretazione (http://arteygenero.com/). Dopo questa breve presentazione, la professoressa Carla Subrizi esporra le rispettive conferenze, seguite da un dibattito. La sessione verrà moderata dalla professoressa Maite Méndez Baiges.

PROGRAMMA Venerdì 8 Marzo 2019

9.30-16.30       Seminario di lavoro (aperto a ricercatori, su invito)

9.30-10.00       Saluti istituzionali Introduzione: Maite Méndez Baiges e Carla Subrizi

10.00-11.30     Interventi del gruppo di ricerca dell’Universidad de Málaga

11.45-13.00     Interventi del gruppo di ricerca della Sapienza Università di Roma

14:30                Visita mostra “Footnote to a footnote*”: Real Academia de España en Roma / Fondazione Baruchello

17.00-17.45     Discussione e conclusioni

17.45-18.30     Carla Subrizi “La memoria del trauma e la sfida della storia: corpo e genere in Carol Rama”

18.30-19.00     Dibattito (Modera: Maite Méndez Baiges) 19.00 Chiusura dell’Ambasciatore di Spagna in Italia

*Il Congresso e il seminario si inseriscono nel Proyecto I+D Prácticas de la Subjetividad en las Artes Contemporáneas (HAR-2016-75662-P), finanziato dal Ministerio de Ciencia, Innovación y Universidades spagnolo, e diretto da Maite Méndez Baiges e Luis Puelles Romero.

CONCERTO “IL CANTO DELLA SIBILLA”

22 febbraio – Ore 19.00: Il Canto della Sibilla è un testo liturgico con melodia gregoriana che ebbe una grande diffusione durante il Medioevo nel sud d’Europa e che si interpreta tradizionalmente durante la Messa della Vigilia di Natale nelle chiese di Maiorca (tra i quali spiccano quelli interpretati nel Monastero di Lluc e nella Cattedrale di Palma) e nella Cattedrale di Alghero in Sardegna.

Maiorca e Alghero sono gli unici due luoghi nei quali il canto rappresenta una tradizione che si protrae dal Basso Medioevo fino ai giorni nostri, essendo rimasta immune anche all’abolizione avvenuta nel Concilio di Trento (1545-1563) e a qualsiasi altra vicissitudine. Il 16 novembre 2010 fu dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Precedentemente era stato dichiarato Bene di Interesse Culturale (BIC) dal Consiglio Insulare di Maiorca il 13 dicembre 2004.

 

COLLOQUIO INTERNAZIONALE MARÍA ZAMBRANO: mujer y pensadora. Una visión italo-spagnola

Quest’anno si celebra l’80o anniversario di uno degli esili più importanti del XX secolo: l’esilio repubblicano spagnolo del 1939, del quale fu protagonista mezzo milione di persone di tutti gli strati sociali. Fu una vera e propria amputazione nel corpo vivo della nazione, una frattura le cui conseguenze continuano tutt’oggi ad offrire spunti di riflessione. In occasione di questa ricorrenza, abbiamo deciso di ricordare una delle personalità di spicco dell’esilio del 1939: María Zambrano. Il suo esilio durò quasi 45 anni e la portò a risiedere in Messico, a Cuba, in Porto Rico, Francia, Svizzera ed Italia.

Parlare della sua figura di donna e pensatrice a Roma ha un significato speciale, dato che Zambrano trascorse nella capitale italiana ben undici anni, tra il 1953 ed il 1964 –oltre ad altri due brevi periodi– che marcarono profondamente la sua vita ed il suo pensiero. «Mi sentivo nel centro della vita stando in Italia», scriverà anni dopo.

PROGRAMMA

Colloquio: “Vigencia del pensamiento de María Zambrano: arte, política y pensamiento”

Venerdì 15 febbraio:  ore 15:00-18:00

  1. Una mujer del primer tercio del siglo XX. José Luis Mora (UAM)
  2. Una mujer exiliada. Francisco José Martín (Università degli Studi di Torino)
  3. La filosofa a Roma. Elena Trapanese (UAM. Residente RAER 2017-18)

Sabato 16 febbraio: ore 11:00-13:30

  1. Le fonti mistiche. Veronica Tartabini (UAM)
  2. Vedere “altrimenti”. Lucia Parente (Università degli Studi de L’Aquila)
  3. Educación y democracia. Juana Sánchez-Gey (UAM)
Organizza e collabora:
Real Academia de España en Roma
Instituto Cervantes de Roma
Fundación María Zambrano (Vélez-Málaga)
Instituto Universitario “La Corte en Europa” (IULCE)
Departamento de Antropología Social y Pensamiento Filosófico Español. Universidad Autónoma de Madrid
Dipartimento di Filosofía e Scienze dell’Educazione. Università degli Studi di Torino
Dipartimento di Scienze Umane. Università degli Studi de L’Aquila
Proyecto “La Herencia de los Reales Sitios: Madrid, de Corte a Capital (Historia, Patrimonio y Turismo)” H2015/HUM-3415

Footnote to a footnote*

Footnote to a Footnote* è una mostra che si svolgerà in due sedi romane adiacenti: la Real Academia de España en Roma a San Pietro in Montorio e la Fondazione Baruchello in Via del Vascello, 35. Il progetto è il risultato di un anno di residenza del curatore Javier Hontoria alla Real Academia de España en Roma, dove ha svolto una ricerca sul lavoro di Gianfranco Baruchello.

 La mostra presenta i lavori di otto artiste spagnole di diverse generazioni e contesti, molti dei quali non sono ancora mai stati visti in Italia. Alcune di esse, tuttavia, hanno avuto una forte presenza in Italia, vale a dire Dora García e Lara Almarcegui, le quali hanno rappresentato la Spagna alla Biennale di Venezia rispettivamente nel 2011 e nel 2013. A Itziar Okariz toccherà nel 2019. La mostra cerca di tracciare un dialogo tra alcuni aspetti del lavoro di Gianfranco Baruchello e delle artiste selezionate. Questi spaziano dall’ispezione dei sogni come scintilla creativa (“un modello per un gioco, un umore palpabile”, disse una volta Baruchello), i miti femminili della terra, il nomadismo, le narrative frammentate, la mancanza di un centro, la politica o il modo in cui la Storia viene raccontata a bassissima voce. A questi temi va inevitabilmente aggiunta la pratica dell’archivio, essenziale nella carriera di Baruchello e punto cruciale nella struttura di questa mostra.

 Il titolo della mostra, Footnote to a Footnote*, fa riferimento alla mancanza di centro che avvolge l’opera di Baruchello. Nel suo lavoro, una nota a piè di pagina non si riferirebbe mai a una narrativa primaria. Anzi, al contrario, si indirizzerebbe ad altre note a piè di pagina e poi ad altre note in una sequenza che potrebbe estendersi ad infinitum. Dato che il progetto si svolge in due mostre, queste diventano note a piè di pagina l’una dell’altra, poiché molti dei lavori sono soggetti a una dislocazione, un decalage con cui intendere svolte su un terreno scivoloso. Il discorso in una sede diventa immagine nell’altra, il testo diventa azione, il presente storia, la realtà mito.

 La mostra è stata resa possibile dal sostegno de Acción Cultural Española, AC/E

 Inaugurazione 15 febbraio 2019

 *Un progetto di Javier Hontoria, con Lara Almarcegui, Patricia Esquivias, Dora García, Núria Güell, Alicia Kopf, Fina Miralles, Itziar Okariz, Julia Spínola e Gianfranco Baruchello sullo sfondo.

“1968. IL FUOCO DELLE IDEE” MOSTRA DI MARCELO BRODSKY

“1968. IL FUOCO DELLE IDEE”

30 ottobre 2018 – 27 gennaio 2019

Nella cornice del programma “Pop y Protesta 1968 – 2018” la Real Academia de España en Roma ospita, per la prima volta in Italia, la mostra “1968. Il fuoco delle idee”, dell’artista e attivista Marcelo Brodsky, (Buenos Aires, 1954).

Prendendo come spunto questioni come la memoria storica e la problematica dell’archivio, Brodsky recupera fotografie di mobilitazioni sociali del decennio del 1960 su cui successivamente interviene attraverso la pittura e la scrittura.

L’intento, comune a gran parte dell’opera dell’artista, è quello di collegare l’arte con la difesa dei diritti umani e la giustizia sociale. Con gli interventi, l’argentino persegue l’idea walterbenjaminiana di conferire una condizione di futuro a un elemento che parla del passato. Si produce, in questo modo, un’attualizzazione della percezione dello spettatore. Nel progetto, pertanto, non troviamo soltanto un ammiccamento ai protagonisti ritratti, ma anche una richiesta di libertà e giustizia, esigenze ancora attuali, esigenze dal valore atemporale.

Con la mostra “1968. Il fuoco delle idee” Brodsky mira ad avvicinare un vasto pubblico alla grande tempestà sociale di quel decennio che diventa, questa volta, più tangibile e vicina di quanto potremmo immaginare.

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A-Ghost City Nightwalks

La Real Academia de España en Roma ospita il racconto a più voci di A-Ghost City Nightwalks progetto di Stalker e NoWorking per l’Estate Romana 2017 e 2018.

Avrà anche luogo la proiezione “A Ghost City 2017″ di Francesco Conte – Termini TV, video delle 4 camminate del 2018 di Morteza Kaleghi

“Camminate notturne, appuntamenti al buio, per ritrovarsi e uscire con chi di notte, d’agosto, non riesce ad andare a letto e chi un letto non ce l’ha, con chi è rimasto a Roma e chi è appena rientrato o arrivato, con chi non parla una parola d’italiano e chi non capisce una parola d’inglese, con chi non sa dove si trova né come ci è arrivato e chi conosce ogni singolo sasso del quartiere, con chiunque ha curiosità e piacere di incontrare l’Altro. Abitanti e artisti, migranti e turisti, persone sempre diverse, impreviste, curiose, una formazione in formazione reciproca continua, in cui ognuno ha modo di imparare e di insegnare qualcosa agli altri, trovando il coraggio di dire una cosa, di fare un gesto, di mettersi in gioco e magari cantare e danzare, offrendosi alla trascinante azione corale e creativa del gruppo.”

http://aghostcity.altervista.org/

19 novembre – NewfaustianWorld. 17 pittori per l’arte del XXI secolo

In un mondo rassegnato dove il destino dell’uomo sembra essere ritornato al di fuori di quelle che sono le sue possibilità, Raffaele Quattrone ha coinvolto Glenn Brown, Maurizio Cannavacciuolo, Andrea Chiesi, Tiffany Chung, Njideka Akunyili Crosby, Alberto Di Fabio, Kepa Garraza, NS Harsha, Songsong Li, Alessandro Moreschini, Mauro Pipani, Imran Qureshi, Terry Rodgers, Raqib Shaw, Philip Taaffe, Josep Tornero, Jan Worst; 17 artisti internazionali con un Faustian Factor: una forte e riconoscibile identità artistica ed un esasperato virtuosismo che permette loro di rivaleggiare con le infinite possibilità del computer, con la precisione della resa fotografica, con le reazioni e relazioni del video e della performance.

NewFaustianWorld è il mondo di chi come il Faust di Goethe, emblema dell’uomo moderno, ha una tensione interiore che lo spinge a non accontentarsi dell’ordinario ma a fare della straordinarietà la propria filosofia di vita, ad andare oltre, a raggiungere nuove mete, ad accettare nuove sfide…

Il progetto ha trovato forma in un libro pubblicato da 24 Ore Cultura – Gruppo Il Sole 24 Ore e un film realizzato da Theater 7/2 Productions. NewFaustian World – il film diretto da Piero Passaro è un prodotto audio-visivo che racconta il progetto curatoriale di Raffaele Quattrone con un linguaggio visuale ibrido tra il documentario e la finzione cinematografica.

Ne parlano con l’autore, il regista e gli artisti partecipanti.

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5 DICEMBRE, ORE 19 – LETTURA DRAMMATIZZATA – GRACIA MORALES

Nella cornice del Festival “In altre Parole” e dentro del Seminario Internazionale “Los escenarios de la post-memoria en el teatro hispánico último (2000-2018)” la Real Academia de España en Roma è lieta di invitarvi a questa lettura drammatizzata di Gracia Morales*

Il rinvenimento dei resti di una donna in una fossa comune. Da qui prende avvio la vicenda, che si svolge come un’investigazione, in un luogo e in un tempo indeterminati: potrebbe essere qualsiasi paese in cui una guerra o una dittatura abbiano generato i cosiddetti desaparecidos. In scena vediamo quattro personaggi: il medico legale, la donna che conduce l’indagine; NI, la morta senza nome, presenza che gli altri personaggi non vedono e che ci svelerà la sua storia; Esteban, figlio di NI; e un uomo anziano, di cui conosceremo, poco a poco, il rapporto con il passato di NI.

Giunta al suo undicesimo anno di vita, “In altre parole” si conferma un appuntamento imprescindibile per professionisti e semplici appassionati, in pratica per tutti coloro che desiderino conoscere le voci più rappresentative del panorama teatrale internazionale e che, attraverso gli spettacoli proposti, gli incontri con gli autori, le conferenze e i seminari, intendano riscoprire insieme a noi la forza, la bellezza, il senso della parola in scena.

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