Un doppio omaggio: Antón García Abríl versus Ennio Morricone – Venerdì Musicali

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EMILIO CALANDÍN HERNÁNDEZ VENERDÌ 29 APRILE 2022/ ORE 19:00 & FREON ENSEMBLE (ingresso gratuito fino ad esaurimento posti)

Il concerto presenta opere composte tra la seconda metà del XX secolo e le due decadi del XXI. Si tratta di un omaggio ai compositori Antón García Abríl y Ennio Morricone, deceduti recentemente, le cui idee hanno contribuito ad arricchire la creazione musicale. Oltre alle opere dei già citati García Abríl e Morricone, il programma include brani dei compositori Luciano Berio, Mauro Cardi, Jesús Rueda, Manuel Rodríguez, César Camarero y Emilio Calandín. Tutti i compositori spagnoli sono stati, o sono, borsisti presso l’Academia de España en Roma.

Il concerto, ideato e coordinato dal compositore e borsista RAER Emilio Calandín, sarà interpretato dal FREON ENSAMBLE, fondato a Roma nel 1993 da Stefano Cardi.

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Concerto di Pianoforte – Premio Internazionale Maria Canals

VENERDÌ 13 MAGGIO 2022/ ORE 19:00 Concerto di SANDRO GEGECHKORI, VINCITORE 66ª EDIZIONE DEL PREMIO INTERNAZIONALE DI PIANOFORTE MARIA CANALS

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Il Concorso María Canals venne fondato nell’anno 1954 dalla pianista María Canals e da suo marito, lo scrittore Rossen Llates. A partire da allora, il Concorso è organizzato annualmente presso il Palau de la Música di Barcellona.

Sandro Gegechkori, pianista ventenne, è uno dei giovani pianisti di maggior successo della Georgia . Ha ottenuto riconoscimenti sia nel suo paese nativo che all’estero ed è stato definito un “mago del pianoforte” dal quotidiano Georgian Journal. Sandro è vincitore del Primo Premio e della Medaglia d’Oro del 66° Concorso Internazionale di Musica María Canals tenutosi a Barcellona nell’anno 2021.

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Concerto di Pianoforte Salome Jordania – Concerto di Pianoforte XXI Concorso Internazionale Pianistico di Valencia Premio Iturbi

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VENERDÌ 6 MAGGIO ORE 19.00 Concerto di Pianoforte Premio Iturbi SALOME JORDANIA A. Scriabin e J. Brahms (ingresso gratuito fino ad esaurimento posti)

Il Concorso Internazionale Pianistico di Valencia Premio Iturbi nasce nel 1981 per commemorare la memoria del pianista valenziano José Iturbi. Il Concorso Internazionale Pianistico di Valencia Premio Iturbi è una competizione di carattere biennale che ha tenuto la sua XX edizione nel 2017. Dopo una breve pausa, riprende la sua seconda tapa con la XXI edizione in giugno 2021, anno del suo 40 anniversario.

Salome Jordania iniziò gli studi all’età di sette anni nel suo paese nativo Tbilisi, in Georgia. In giovane età vinse la Competizione Nazionale di pianoforte di Georgia, seguita dalla Competizione Internazionale di Tbilisi e dall’ottava edizione della Competizione Televisiva Internazionale per giovani musicisti di Mosca. Inoltre, vinse il primo premio della Competizione Nazionale Chopin di Tbilisi e, successivamente, il Sindaco della città le conferì il premio speciale per il ruolo di Cultural Ambassador to Georgia.

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OPEN STUDIOS 2022 – 19 maggio

PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DEGLI ARTISTI RESIDENTI 2021/2022   

Giovedì 19 maggio 2022

ore 10.00 – 17.00 ingresso su appuntamento per gli operatori culturali e professionisti del settore: cristina.redondo@maec.es / info@accademiaspagna.org
ore 17.00 – 19.00 ingresso libero per il pubblico

Gli Open Studios sono l’occasione per conoscere da vicino la creatività dei borsisti dell’Accademia. Negli atelier dei residenti sarà possibile vedere i loro progetti, attualmente in corso d’opera, declinati secondo le tecniche artistiche prescelte, che per questa stagione spaziano dall’arte figurativa alla fotografia, dal teatro al cinema, dal fumetto alla moda, fino alla gastronomia.

Questo giorno sarà inoltre possibile vedere anche alcuni dei luoghi dell’Accademia solitamente chiusi al pubblico, come i giardini, la terrazza, il salone dei ritratti e la sala da pranzo del piano nobile.

Giovedì 19 maggio 2022 si rinnova l’appuntamento con gli OPEN STUDIOS della Real Academia de España en Roma, una giornata in cui sarà possibile visitare gli studi e i work in progress degli artisti in residenza presso l’Accademia per la stagione 2021/2022.

Dopo due anni di chiusura forzata a causa dell’emergenza sanitaria, sarà di nuovo possibile incontrare di persona gli artisti e conoscere in anteprima i loro processi creativi che li porteranno alla realizzazione dei loro progetti finali.

 

Come dichiara María Ángeles Albert De León, Direttrice dell’Accademia “Da quasi 150 anni le residenze in Accademia rappresentano per i borsisti una grande opportunità di crescita personale e artistica, oltre ad essere una vera e propria fucina di creatività che ha portato anno dopo anno a consolidare il ruolo della Real Academia de España di Roma come polo della cultura spagnola all’estero”.

 

Nel 2023 l’Accademia si prepara a festeggiare il suo centocinquantesimo anniversario, è dal 1873 infatti, che questa istituzione si è dedicata alla formazione di generazioni di artisti e intellettuali spagnoli e ibero-americani. Per questa speciale ricorrenza è previsto un fitto calendario di attività culturali e artistiche tra Italia e Spagna.

 

Nella giornata degli OPEN STUDIOS sarà possibile visitare gli atelier dei 22 artisti residenti (sono  1031 ad oggi i borsisti ospitati dall’Accademia in 149 anni di attività) vincitori di un bando di concorso indetto dal Ministero degli Affari Esteri spagnolo, e vedere i loro lavori attualmente in corso d’opera, che traggono ispirazione da Roma e la sua storia.

I lavori saranno successivamente presentati al pubblico in occasione della grande mostra finale, Processi 149, che verrà inaugurata il 15 settembre 2022.

 

Molto ricca e variegata la proposta culturale per questo anno accademico, che vede artisti e ricercatori esprimersi in svariate discipline, dalla scultura di David Bestué, a  Paradosso/Romolo di Sergio Arribas, progetto multidisciplinare legato alla Moda, a Carles Tarrasò che con il suo progetto Estetica della spezia esplora il ruolo della gastronomia come arte multisensoriale, da Manù Blàzquez, che  ha in programma Il Giardino di Euclide, un libro d’Artista realizzato con la tecnica dell’incisione a Isaias Griñolo con  un lavoro di videoarte ispirato ai graffiti, al progetto fotografico di Jorge Fuenbuena, ispirato e dedicato a Pasolini nel centenario della sua nascita. E ancora: Francisco Javier Muñoz, che vuole indagare la figura di José Manuel Aizpùrua e il suo legame con Roma, Alex Nogué che propone un lavoro dedicato al binomio cultura/natura ispirato ai dipinti della Villa di Livia, il progetto cinematografico di David Pérez dedicato alla Garbatella, al fumetto muto di Brais Rodriguez Still Life, al progetto di mediazione artistica di Leire San Martin Goikoetxea. Alla musica sono dedicati lo studio time.notime di Manuel Rodriguez Valenzuela che indaga la percezione del tempo nella musica e il lavoro di Daniel Moro, uno studio  di musicologia sull’influenza dell’Italia nella musica spagnola d’avanguardia.

 

Forte anche la presenza femminile, con Monica Gutierrez del collettivo Basurama che propone un’indagine sul tema dell’ibridazione applicata nell’arte, Elena Lavellés, con il progetto pittorico Ruina montium: una stratrigrafia aurea, Almudena Ramìrez-Pantanella  che con l’opera teatrale Arringa vuole avvicinarsi al teatro ludico romano, fino al cinema sperimentale di Marta Azparren e  alla scultura di Mireia C.  Saladrigues.

 

Sono inoltre quattro i borsisti provenienti da paesi latinoamericani: Diego Aramburu, drammaturgo boliviano con il progetto teatrale A occhi chiusi, Daniel de la Barra, peruviano, con un lavoro pittorico Questo non è un paesaggio: pittura di viaggio e dialoghi dell’esilio, lo scrittore argentino Manuel Ignazio Moyano, con un saggio letterario su J. Rodolfo Wilcock e dal Messico Luisa Irazù Lòpez Campos con un interessante studio dedicato alla Conservazione del Patrimonio e ai giovani.

 

Riprendono inoltre quest’anno le visite aperte al pubblico- “Siamo felici – continua Albert – di aprire le porte della nostra Academia non solo agli addetti ai lavori ma di offrire al pubblico l’opportunità di avvicinarsi e conoscere i lavori dei nostri residenti”. Oltre agli studi degli artisti sarà possibile vedere anche alcuni dei luoghi dell’Accademia, solitamente chiusi al pubblico, come il chiostro, i giardini, la terrazza, il salone dei ritratti e la sala da pranzo del piano nobile.

 

La Real Academia de España en Roma, istituzione dipendente dell’Ambasciata di Spagna in Italia, svolge da sempre un ruolo fondamentale e strategico per la politica culturale spagnola all’estero.

Piattaforma culturale e centro di produzione e innovazione artistica ha come obiettivo primario quello di proiettare e diffondere la cultura creativa a livello internazionale.

Dal 2016 gode del supporto dell’Agencia Española de Cooperación Internacional para el Desarrollo (becas MAEC – AECID).

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Via Crucis: una processione in musica tra le farmacie dell’Esquilino

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Venerdì 10 e sabato 11 de settembre

Ore 22.00

Fontana del Giardino di Piazza Vittorio. Piazza Vittorio Emanuele II                                                        

I giorni e, soprattutto, le notti delle nostre città sono rischiarate a intermittenza da innumerevoli insegne cruciformi. La loro frenesia elettronica le allontana, spesso, dallo spirito dei luoghi che segnalano, nei quali si entra, in silenzio e non di rado con apprensione, per chiedere aiuto e trovare un rimedio ai propri mali. E le collega a spazi che possono sembrare opposti: quelle luci indiavolate rimandano ai laser e ai faretti che ritmicamente ricamano o squarciano il buio delle discoteche. Luoghi molto distanti, indubbiamente; anche se l’esigenza di star meglio che spinge a varcare la soglia di entrambi non è poi così diversa.

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CONCERTO: ROMA: RECINTI SACRI E SPACIALIZZAZIONE SONORA

REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA

Eduardo Soutullo

Roma: recinti sacri e spazializzazione sonora

 

Domenica 5 luglio 2020 ore 19.00

Chiesa di San Pietro in Montorio,

Roma, Piazza S. Pietro in Montorio 3

 

Domenica 5 luglio alle ore 19.00 presso la Chiesa di San Pietro in Montorio, si terrà il concerto del compositore Eduardo Soutullo (Bilbao, 1968). Durante il concerto verrà eseguita per la prima volta in assoluto Pentaphonics, composizione realizzata dal Mº Soutullo durante il suo soggiorno a Roma, al quale ha partecipato con il progetto Roma: recinti sacri e spazializzazione sonora. Il risultato del progetto è stata la composizione di un lavoro di musica da camera della durata di quindici minuti, il cui obiettivo è quello di esplorare la spazializzazione del suono, usando il linguaggio contemporaneo partendo dal lavoro di alcuni compositori di musica del XVI e XVII secolo come Orazio Benevoli (1605-1672), Giuseppe Ottavio Pitoni (1657-1743) e Andrea Gabrieli (1533-1585).

 

A Roma, per la prima esecuzione della sua composizione, il maestro Soutullo ha scelto la chiesa di San Pietro in Montorio poichè lo spazio interno della chiesa consente di collocare i cinque musicisti del quintetto della PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble (violino, violoncello, clarinetto, flauto, pianoforte) alla maniera della musica policorale, come nelle opere barocche, creando un effetto sonoro surround che avvolge lo spettatore.

Il concerto inoltre prevede l’esecuzione di alcune musiche rinascimentali riarrangiate dal compositore, HODIE COMPLETI SUNT di Andrea Gabrielli (1533-1585), CANTATE DOMINO e VIAS TUAS DOMINE di Giuseppe Ottavio Pitoni (1657-1743).

CONCERTO SOUTULLO

Il concerto, a ingresso gratuito su prenotazione, fa parte di Processi 147, mostra dei borsisti 2019/2020, aperta fino al 31 dicembre 2020 e inaugurata lo scorso 25 giugno, che presenta i lavori finali degli artisti residenti.

CONCERTO “IL CANTO DELLA SIBILLA”

22 febbraio – Ore 19.00: Il Canto della Sibilla è un testo liturgico con melodia gregoriana che ebbe una grande diffusione durante il Medioevo nel sud d’Europa e che si interpreta tradizionalmente durante la Messa della Vigilia di Natale nelle chiese di Maiorca (tra i quali spiccano quelli interpretati nel Monastero di Lluc e nella Cattedrale di Palma) e nella Cattedrale di Alghero in Sardegna.

Maiorca e Alghero sono gli unici due luoghi nei quali il canto rappresenta una tradizione che si protrae dal Basso Medioevo fino ai giorni nostri, essendo rimasta immune anche all’abolizione avvenuta nel Concilio di Trento (1545-1563) e a qualsiasi altra vicissitudine. Il 16 novembre 2010 fu dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Precedentemente era stato dichiarato Bene di Interesse Culturale (BIC) dal Consiglio Insulare di Maiorca il 13 dicembre 2004.