2020/2021


PROGETTO


SPACE IS THE PLACE/THE PLACE IS SPACE

In qualche luogo lontano: Roma

“A me interessa l’impossibile, perché il possibile è già stato fatto e non è cambiato nulla” (Sun Ra) 

Nel 1977, Sun Ra atterrò sulla Terra, in Italia, con l’obiettivo di compiere una missione speciale a Roma: teletrasportare gli abitanti della città su un altro pianeta attraverso la musica. A tale scopo, portò con sé alcuni fedeli, tra cui il batterista Luqman Ali e il cantante Thomas Thaddeus alias Eddie Thomas. L’evento venne inciso su nastro ma fu solo nel 2015 che Record Store Day lo pubblicò in un doppio album dal titolo In Some Far Place: Roma ‘77. Tra le canzoni incise e raccolte figura Space is The Place. 

In qualche luogo lontano: Roma è il titolo del programma svolto a Roma nell’ambito del progetto di ricerca di Bulegoa z/b Space is The Place/The Place is Space, il cui obiettivo è analizzare il ruolo dell’arte come pratica critica che offre strumenti per fermarsi, osservare e situarsi nel mondo, per generare situazioni e immaginare modi di vivere e di produrre spazio. Strutturato in incontri periodici, ha assunto diverse forme, quali presentazioni, proiezioni, conferenze, passeggiate, azioni sul territorio e diverse produzioni artistiche. 

In qualche luogo lontano: Roma parte dalla città di Roma come “luogo” dal quale concentrarsi e soffermarsi su alcuni gesti di resistenza del passato che ancora oggi attraversano il presente e si proiettano verso il futuro. Mediante la creazione di un gruppo di studio che è stato attivo tra il maggio e l’ottobre del 2021, il programma si è snodato a partire dai contributi di un insieme di invitati/te: artiste, curatrici, autori/trici, registi/te, architetti/te, storici/che e pensatori/trici con legami precedenti, continuativi o immaginati con la città di Roma. 

Gli/le invitati/te sono stati: Giulia Crispiani, Patrizia Rotonda, Sara Benaglia, Arnisa Zeqo, Giulia Damiani, Sara Giannini, Miren Jaio, Susana Talayero, Silvano Agosti, Liryc De La Cruz, Giovanna Zapperi, Stalker, Alvin Curran e William (Bill) Dougherty.

Nella mostra Processi 148 si includono materiali del programma di attività e la sceneggiatura di un film girato in super 8 e realizzato dal gruppo di studio a mo’ di conclusione del processo collettivo.

Il film In qualche luogo lontano: Roma (2021) è un’opera di paternità condivisa tra Usua Argomaniz, Matias Ercole, Giovanni Impellizzieri, Olmopía, Alice Penconi, Cecilia Spetia, Marcela Szurkalo e Leire Vergara. L’anteprima si è proiettata venerdì 15 ottobre 2021 al Teatro Cantiere, Via Gustavo Modena 92, 00153 Roma.

BIOGRAFIA


Leire Vergara

Leire Vergara è curatrice indipendente, dottorato al Goldsmiths College University of London e membro di Bulegoa z/b. Ha curato numerosi cicli ed esposizioni. Tra gli altri: Las imágenes recurrentes. Sobre las condiciones materiales de su retorno (con Pablo Martínez), MACBA, Barcellona (2017), La pantalla negra o blanca: el poder de ver imágenes juntos XXIII Jornadas de la Imagen CA2M, Madrid (2016), Jose Mari Zabala Écfrasis. Bideolanak 1986-2016, CarrerasMugica, Bilbao (2016), Dispositivos del tocar: Imaginación curatorial en los tiempos de las fronteras expandidas, Trankat, Tétouan (2015). Dal 2009 al 2005 ha lavorato come curatrice-capo a Sala Rekalde. Dal 2002 al 2005 è stata co-direttrice di DAE-Donostiako Arte Ekinbideak (con Peio Aguirre), progetto associato ad Arteleku. Dal 2016 imparte il corso Curating Positions nel Master di Arte del Dutch Art Institute, ArtEZ University of the Arts, Arnhem.

Bulegoa z/b è un ufficio di arte e conoscenza fondato nel 2010 e situato nel quartiere Solokoetxe di Bilbao. È un luogo di incontro tra la pratica e la teoria incentrato sulla produzione, la discussione, lo scambio di idee e la materializzazione di progetti artistici. Fanno parte di Bulegoa z/b Beatriz Cavia, Miren Jaio e Leire Vergara. Silvia Coppola è assistente di produzione.