2015 / 2016 – Arte


Progetto

Gods, Animals and Death
Il proposito di questo progetto è prendere in esame, a partire dalla pittura contemporanea, valori simbolici come il tragico e il dionisiaco, intesi come un ritorno e una sopravvivenza della storia delle immagini.
Dioniso è, per certi versi, il mito dei ritorni, il dio delle forze plastiche, della trasfigurazione e del cambiamento. La sua forte connessione con la follia, l’alterità, il femminile e il tragico, rendono Dioniso e il dionisiaco una forza viva nell’arte contemporanea.
Dall’antichità classica fino ai dipinti di satiri e baccanti nel Barocco italiano e epoche successive, il mito rimane intrappolato nel suo arcaismo, mantenendo quella forza plastica che lo rievoca attraverso la storia.
Questo progetto pittorico riprenderà un nesso comune con la storia delle immagini e, di conseguenza, con la memoria. Vincolato a ciò che succede nella pittura, cercherà di affrontare immagini a volte scomode e irraggiungibili, che si avvicinino a questo contesto del dionisiaco e alla sua forza tragica, da un lato, e al disgregarsi nella metamorfosi e al passaggio delle immagini, dall’altro. In un tentativo di approccio ai limiti indefiniti del sacro, l’animalità e l’umano.

Biografia

Josep Tornero (Valencia, 1973) realizza la sua formazione artistica nella Facoltà di Sant Carles a Valencia (2004). Nel 2008 si trasferisce a Murcia, dove segue il Master di Produzione e Gestione Artistica. La sua produzione artistica ha avuto visibilità in numerose mostre collettive e individuali, con la creazione di progetti per gallerie e centri artistici.
Le immagini che costruisce non nascondono un certo rigore e una fascinazione verso la rap-presentazione, avvicinandosi con un approccio lento e riflessivo al dialogo stabilito con l’elemento di riferimento. Prendere un corpo, un volto o un oggetto nel suo lavoro diviene un approccio a ciò che la pratica artistica ci richiede: tornare a guardare, tornare a vedere, in quell’esercizio di rendere visibile l’inquietante stupore che ci spinge a costruire una nuova immagine, una nuova opera, una nuova esperienza con cui mettersi in relazione.