2015 / 2016 – Arte


Progetto

Una casa grande come il mondo / A World-Size House
è una ricerca artistica sul modello istituzionale in vigore, le utopie e i nuovi paradigmi della cultura contemporanea in Italia e Spagna. Pertanto, si esploreranno spazi con funzioni e origini diverse, che nell’ultimo quarto di secolo sono stati trasformati in centri per la promozione della cultura nel suo aspetto più sperimentale e partecipativo, esaminando le tipologie, le traiettorie e le sfide che affrontano. Spazi situati a Roma e nella sua area di influenza (Lazio), con missioni diverse e che stabiliscano un dialogo con gli spazi già analizzati in undici città spagnole. Il progetto si svolgerà in modo interdisciplinare utilizzando materiale originale e d’archivio, combinando tecniche e linguaggi diversi inseriti nell’ambito delle arti visive contemporanee.
La trasformazione di spazi obsoleti o in disuso è una strategia che non soltanto serve a dinamizzare la scena culturale, ma anche ad alimentare la riflessione, a creare prestigio, a riunire la società civile e riattivare le zone depresse del paesaggio urbano. Integrata in una renovatio urbis di più ampio respiro, stabilisce nuovi paradigmi e mette in atto un’idea dell’utopia culturale contemporanea. Sebbene alcune di queste trasformazioni abbiano ottenuto un successo notevole, la crisi economico-finanziaria degli ultimi anni – che in Italia e in Spagna ha seguito una traiettoria fino a un certo punto paragonabile – ha comportato serie difficoltà per molti di questi spazi, che hanno dovuto reinventarsi o prefissarsi obiettivi più modesti, adattati a circostanze avverse e a risorse in calo. Può resistere il modello senza che cambi la sua essenza?

Biografia

Jorge Conde (Barcellona, 1968) è laureato in Belle Arti presso l’Università di Barcellona, ha studiato Arti Visuali all’Università della California, San Diego (UCSD), è stato artista residente nel Museo Siqueiros di Cuernavaca in Messico e nel Chelsea College of Arts and Design di Londra. Come artista visuale, il suo lavoro affronta gli eccessi della società consumistica contemporanea, la sua voracità intrinseca e la sua capacità di creare false narrative (finzione), utopie, ruoli e identità complesse. Con mezzi diversi (fotografia, video, installazioni, disegno, etc.) e ricorrendo a strategie ibride più o meno impostore, i suoi progetti funzionano come universi comunicanti, animati da un chiaro impegno etico e sociale. In anni recenti ha vinto premi e sovvenzioni del Ministero della Cultura, e due borse di studio del CoNCA per la ricerca e la creazione artistica. Ha realizzato mostre individuali e collettive nell’ambito di istituzioni, fiere e festival, tra cui l’Istituto Cervantes di Berlino, il Museo Siqueiros a Cuernavaca (Messico), l’Arts Santa Mònica a Barcellona, l’IVAM di Valencia, il Tinglado 2 a Tarragona, il Casal Solleric di Palma, ARCO Madrid, Art Miami, AAF London, nonché nei festival Remo Brindisi a Ferrara (Italia) e PHotoEspaña-PHE’11 a Madrid.