Biblioteche spagnole di Roma

Biblioteche spagnole di Roma- GIORNATA mondale DEL LIBRO

WhatsApp Image 2020-04-22 at 18.44.58

Le istituzioni culturali spagnole in Italia quest’anno festeggiano la #Giornatamondialedellibro e del Diritto d’autore online.

Istituita dall’UNESCO nel 1995, la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore si festeggia in tutto il mondo ogni 23 aprile per commemorare il decesso nel 1616 di tre grandi figure della letteratura universale: lo spagnolo Miguel de Cervantes, il britannico William Shakespeare ed il peruviano Inca Garcilaso. Si tratta di una commemorazione specialmente popolare in Spagna in generale e di grande tradizione in Catalogna, contraddistinta dalla distribuzione di libri e di rose.

 

Read more

Paesaggio Temporale di Estrella de Diego

Paesaggio temporale

Di Estrella de Diego

Filma un paesaggio con una doppia telecamera rotante e d’un tratto il luogo acquisisce lo strano aspetto di un paesaggio lunare. Invece no. È troppo tellurico per essere lunare, perché la montagnola si sfaccetta e i resti si accumulano; grandi e piccoli; bianchi e brillanti. Sul fondo, nuvole. Sono i marmi che si strappano alla montagna, pugni chiusi che poi diventano soffi e riflessi. La bellezza dello spettacolo è rara, a metà strada da Blade Runner e uno strano Piranesi plein air.

Il bel paesaggio è una scusa per parlare dello scorrere e degli strati del tempo, quell’ossessione che spesso guida le riflessioni di Clara Montoya; un gesto che usa come luogo delle visualità affinché crediamo di vedere ciò che stiamo vedendo, sebbene vedere abbia sempre un qualcosa dell’aver visto. In quest’opera filmata nella cooperativa di Canalgrande a Carrara, ha deciso di esplorare il paesaggio – 360 gradi durante il giorno e la notte – compattare il tempo: in un gioco perverso a ogni giro di schermo. Il tempo si contrae: 24 ore si riducono a 56 minuti. La terra, anche oggi, ruota attorno al sole.

Non è la prima volta che Montoya trasferisce l’infinito su scala umana, che pensa al tempo e allo spazio come parte di un processo di prossimità ineludibili. L’opera 1924-2124 misura la distanza che ogni anno la luna percorre allontanandosi dalla terra e per renderla visibile ogni inverno, propone di annettere un cilindro di 3,8 centimetri, che si aggiunge al percorso. E aggiunge il tempo. Quando della comunità non rimarrà più nessuno, ci saranno nuovi membri che proseguiranno il percorso di quei centimetri di alluminio e rame.

Per questo ha camminato tra le metamorfosi – marmo e rame, rame e alluminio – e ha corso tra Roma e dietro a Roma, la città che non si ferma mai, che trasuda tempo e ne sovverte lo scorrere. Arrivare a Roma – eterno paesaggio di un Piranesi plein air che sfocia nel foro, strati di storia e intertestualità di Blade Runner (perché no?). Roma è conformata da strani principi alchemici e Montoya ha trovato lì la casa che la sua memoria ha riconosciuto come propria.

È affascinata dai materiali e quindi è arrivata fino a Roma – fino a questo spazio che è soprattutto tempo – alla ricerca di qualcosa; indagando lo strano processo dell’alchimista che mi ricorda i quadri di Strindberg, quando l’affermato autore teatrale decide che scrivere non basta: bisogna frugare tra gli elementi. Lo scrive in Antibarbarus: “Piombo, mercurio e argento hanno un’incredibile somiglianza tra loro. (…) Chissà se il piombo liquido in un istante non si trasforma in mercurio? E se il piombo bollente potrebbe diventare, in provetta, argento?”

Nel Museo di Stoccolma si conserva la coppa di vetro che usava Strindberg nel decennio del 1890 per la fabbricazione dell’oro, “dipinta” all’interno dai resti di acidi e metalli. Roma è per Montoya la coppa alchemica che lo scorrere del tempo va disegnando in un’opera infinita.

CREAZIONE ARTISTICA E COPYRIGHT

CREAZIONE ARTISTICA E COPYRIGHT

MARTA GARCÍA LEÓN Giovedì 13 febbraio alle ore 10:00 e 16:00

Real Academia de España en Roma

Su invito

Senza alcun dubbio, il copyright protegge i creatori e le loro opere. Opere che possono essere di numerose tipologie differenti: letterarie, scientifiche, musicali, plastiche, teatrali, audiovisive, architettoniche… In un mondo sempre più globalizzato e interdipendente, gli artisti spesso vedono le loro creazioni utilizzate illecitamente, soprattutto attraverso Internet. Ma oggi più che mai c’è anche la possibilità di dialogare e interagire con le creazioni di altri autori, arricchendo le loro proprie e, nel complesso, l’esperienza che vive il pubblico.

Per queste ragioni, è importante che gli artisti conoscano i meccanismi essenziali del funzionamento del diritto d’autore a livello internazionale. Da un lato, per sapere fino a che punto i diritti siano garanti delle loro creazioni. Dall’altro, per comprendere da che punto iniziano i diritti sulle creazioni altrui…

Questo seminario ha l’obiettivo di avvicinare i creatori borsisti dell’Accademia di Spagna a Roma ai principi fondamentali della protezione offerta dal diritto d’autore in generale, sia patrimoniale che morale. E, nello specifico, alle caratteristiche peculiari delle varie discipline artistiche praticate dai borsisti dell’Accademia, nonché alle varie limitazioni ed eccezioni al sistema di protezione che consentono l’utilizzo di creazioni altrui. Tutto ciò sarà diviso in due blocchi distinti: uno generale, per tutti i borsisti, e diversi specifici, organizzati in base alle discipline artistiche o scientifiche da loro praticate. Una sezione specifica sarà quindi dedicata al fumetto, così come alla fotografia, alle arti plastiche, alla letteratura, alla museologia, al design o al cinema.

L’approccio del seminario è interattivo, in modo tale che gli artisti possano (i) partecipare ai diversi blocchi a seconda del loro interesse, e (ii) sollevare tutti i dubbi che possono sorgere sulle questioni discusse durante le conferenze (ma anche su altre tematiche, sempre relative al copyright).

Marta García León esercita la professione forense a Madrid dal 1999 e attualmente collabora con diversi studi legali, tra cui WHITAN LAW TECH, S.L. (www.whitan.com). È stata partner di un importante studio legale dove ha diretto il dipartimento di proprietà intellettuale. Ha lavorato per anni a Los Angeles presso l’MPA, un ente che rappresenta gli studi cinematografici americani, e per diversi anni ha fornito consulenza a case di produzione, editori e artisti audiovisivi e musicali, oltre a partecipare a varie produzioni e spettacoli teatrali, audiovisivi e musicali. Nel 2009 è stata nominata membro del gabinetto del Ministro della Cultura, dove ha svolto attività di consulenza in materia di proprietà intellettuale, audiovisivi e industria cinematografica e culturale. Attualmente, oltre ad essere avvocato, collabora con l’OMPI (Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale, parte dell’ONU) come esperta di proprietà intellettuale, tiene corsi sul diritto d’autore internazionale in vari paesi e partecipa alla preparazione di relazioni e studi sulla materia.

È specializzata in diritto civile, proprietà intellettuale e industriale e Internet, e in diritto della concorrenza.

Rappresenta in Spagna clienti nazionali e internazionali di vari settori, principalmente legati all’industria culturale, dell’intrattenimento, dell’audiovisivo, della musica, dell’editoria, dei media e della gestione collettiva.

È laureata in Giurisprudenza presso l’Universidad Complutense de Madrid (www.ucm.edu), e ha una laurea in Diritto d’Autore presso il Franklin Pierce Law Center.

È docente presso l’Universidad San Pablo CEU (http://www.uspceu.com) dove insegna Proprietà Intellettuale nel Master di Access to Law. Insegna anche in diverse università spagnole e straniere e in Master in materie legate alle sue aree di specializzazione.

IL CAMMINO SI FA CAMMINANDO

IL CAMMINO SI FA CAMMINANDO
Itinerari per la Roma degli esuli spagnoli

➖Elena Trapanese➖

L’esilio repubblicano spagnolo è stato uno dei più importanti del XX secolo. Risaputo è che molti spagnoli si rifugiarono in America. Alcuni di loro decisero di rimanervi; altri, dopo la fine della seconda guerra mondiale e la sconfitta dei totalitarismi italiano e tedesco, decisero di tornare in Europa, stabilendosi prevalentemente in Francia e in Italia.
Roma fu la città italiana che ricevette il maggior numero di esuli spagnoli, che si inserirono in un clima di fervente interesse per la
Spagna e la sua cultura. Durante la loro permanenza, Roma fu per loro una città creata e ricreata attraverso il ricordo, la nostalgia, la dissidenza, la speranza e lo sguardo rivolto all’ignoto.

⭕ Venerdì 14 febbraio alle ore 18:00 presso Academia de España presentazione del libro

⭕ Sabato 15 febbraio itinerario alle ore 11.00 con partenza da piazza Giuseppe Gioacchino Belli. Durata 2 ore.
Prenotazione obbligatoria a: info@accademiaspagna.org

Regina José Galindo Lavarse las manos

facebook_2048x1360

Un progetto della Real Academia de España en Roma e del CCE Guatemala
A cura di Federica La Paglia

Performance 10 dicembre ore 18:30
Inaugurazione mostra 13 dicembre Ore 18:30

Lavarse las manos è il primo lavoro del progetto “cuestiones de estado” di Regina José Galindo che propone il tema della migrazione attraverso le testimonianze dei protagonisti. Si tratta di un lavoro relazionale condotto con donne rifugiate in Italia da cui nascono una performance e una mostra, in cui la migrazione viene affrontata mediante la prospettiva di genere. L’opera agisce per modificare la visione eurocentrica dell’altro, coinvolgendo il pubblico in un gesto di responsabilizzazione.

Ingresso libero

LAPIS SPECULARIS

lapis-specularis

23 gesso cristalino di grande trasparenza che può sfaldarsi in sottili fogli di ampia superficie, è stato una grande rivoluzione nella vita quotidiana dei Romani. Fino al suo arrivo, le finestre delle residenze e degli edifici pubblici si coprivano con legni o tende che oscuravano le stanze e appena le isolavano termicamente. La pietra speculare, incastrata in cornici di legno o metallo, illuminava i triclinia e i cubicula e, su panelli mobili o scorrevoli, era utilizzato per unire o separare stanze e per chiudere i peristilia in inverno, così come conservare efficacemente la temperatura nelle terme. Proteggeva inoltre le finestrelle delle lettighe e veniva usato in piccole serre o negli alveari. Partecipava anche alla vita simbolica, come elemento suntuario o magico, in rituali tanto benigni come maligni. Le miniere di lapis specularis in Hispania, ubicate intorno a Segobrica e ad Almeria (Arboledas), hanno fornito il minerale più puro che si esportava alle grandi urbi romane. È stata una materia prima molto apprezzata – le miniere cominciarono ad essere sfruttate dal principato di Augusto e, con maggiore intensità, nell’Alto Impero (I e II secolo d. C.), ma da quando queste furonno abbandonate, il suo utilizzo fu dimenticato nei secoli successivi. Recentemente gli archeologi hanno investigato sui modi di estrazione e gli usi del lapis e hanno allestito alcune miniere per essere visitate. L’artista spagnolo Miguel Ángel Blanco (Madrid, 1958), per la prima volta, si è servito di questo gesso selenitico come materiale creativo con un duplice obiettivo: esplorare le sue qualità plastiche, poetiche e splendide e rinnovare la Storia Antica.

L’artista fonde da tempo Arte e Natura in un particolare progetto: la Biblioteca del Bosco. Nell’attualità questa biblioteca è composta da 1191 libri-scatola che contengono tutti i regni naturali e innumerevoli esperienze rielaborate in pagine con disegni, fotografie o segni racchiusi in scatole dove i materiali provenienti da svariati paesaggi, incontrano un nuovo ordine. Presentare in Italia, con il supporto dell’Instituto Cervantes, 24 libri-scatole insieme ad una serie di dischi e di scrigni (composizioni in scatole di ferro) realizzati in lapis specularis, significa rievocare la traslazione dalla Hispania al cuore dell’Impero, ricreando non tanto le sue finalità pratiche quanto le sue funzioni rituali attraverso un approccio più visionario che archeologico. Dal lapis è stato attrato per la sua “chiaroveggenza”, gli aspetti relazionati con la visione attraverso il cristallo, la sua aura mistica. In questi libri-scatola ha messo in gioco la trasparenza, le capacità riflettenti, la geometría delle composizioni minerali, non solo del lapis ma di tutti i tipi di gesso cristallizzato come la selenita e lo spato isalndese, ognuna con le loro caratteristiche e leggende. Sono tutte veicoli per viaggiare alla Luna e al Centro della Terra oppure per attraversare i mari nebbiosi; doni che affondano nelle acque, strumenti di comunicazione con i defunti e gli dei dell’oltretomba. Cristalli che immaginano orografie e con i quali si edificano templi diafani. In torno al lapis specularis, organico e inorganico, interattuano magicamente. A Roma, partecipa nel progetto la Real Academia de España che offre le sue sale e che ha permesso all’artista l’opportunità di stabilire un dialogo con la sua collezione di archeologia romana e di intervenire nel Tempietto del Bramante: un bagliore selenitico invade lo spazio dalla cripta, sottolineando il suo carattere sacro e ctonico, che si condensa simbolicamente in un disco sull’altare. Nel luogo del sacrificio di Pietro, la pietra luminosa apre finestre alla trascendenza.

Conferenza di Josep Massot. La ribellione di un bambino di 5000 anni: Joan Miró

Joseph Massot (Palma, 1956) lavorò come giornalista culturale per La Vanguardia dal 1987 al 2018. Nel campo delle arti plastiche pubblicò la corrispondenza inedita Dalì-Miró e numerosi testi su Tàpies e Miró. Scrisse la prima biografia esaustiva di Joan Miró, ossia “Miró: il bambino che parlava con gli alberi” (Galaxia Gutenberg, 2018, 840 pagine) e i diari di Jules Renard ( Random House Mondadori). Attualmente è collaboratore abituale del País.

 La ribellione di un bambino di 5000 anni

Dei tre grandi artisti del ventesimo secolo nati in Spagna Miró è il grande sconosciuto. Gli altri due avevano biografie esaustive (John Ricgardson y Ian Gibson). Tuttavia Miró era rimasto nell’ombra dopo la sua opera che non sempre veniva compresa totalmente. Nella biografia che ho appena pubblicato infine riempio questa clamorosa laguna.

Miró non è stato l’eterno fanciullo, l’uomo ingenuo rintanato nel suo ufficio, né l’uomo per metà monaco, per metà contadino che si isolava nei suoi lunghi silenzi e parlava solo mediante monosillabi accompagnati da gesti ed onomatopee. La vita di Miró è un grande esempio del superamento dei suoi limiti, un ribelle perpetuo che, un giorno della sua infanzia attraverso la maschera di un borghese elegante, si è proposto di essere al comando del mondo artistico ed innalzare la sua mano verso il cielo per raggiungere le stelle.

Dipingeva come un bambino di 5.000 anni fa per restituire all’umanità l’innocenza persa durante i periodi di barbarie e mercantilismo. L’amore per la natura, gli uomini e le donne di tutte le razze e classi sociali ha guidato Miró il quale ha lasciato in eredità la vibrazione di libertà che esprimono le sue opere caratterizzate da una vivacità a volte poetica e in altri casi selvaggia come cura alle tirannie con lo scopo di accendere la fiamma interiore di generazioni future.

OPEN STUDIOS 2019

I nuovi progetti della promozione 2018/2019 degli artisti e ricercatori residenti alla Real Academia de España en Roma saranno presentati alla stampa, al pubblico e agli operatori del settore culturale giovedì 21 marzo 2019.

Gli Open Studios, che da anni offrono la migliore creatività dei vincitori del Bando di Concorso del Ministero degli Affari Esteri spagnolo su progetti in sinergia con il panorama artistico e culturale italiano – romano in particolare – saranno ancora una volta l’occasione per incontrare ed esplorare da vicino, proprio all’interno degli atelier dei residenti, le singole realtà e le espressioni dei linguaggi prescelti che vanno dall’arte figurativa alla performance, dalla storia dell’arte alle tecnologie multimediali.

Ê l’occasione dunque per conoscere i 23 progetti “in fieri” che saranno successivamente presentati nella versione finale, come di consueto, il prossimo 20 giugno in una serata ad hoc organizzata negli stessi spazi.

L’Accademia, istituzione dipendente dalla Embajada de España en Italia – Ambasciata di Spagna in Italia , che festeggia quest’anno il suo 146º anniversario, a partire dalla sua fondazione nel 1873 svolge da sempre un ruolo fondamentale e strategico per la politica culturale spagnola all’estero nella formazione di numerose generazioni di artisti e intellettuali spagnoli, italiani e iberoamericani. Piattaforma culturale e centro di produzione e innovazione artistica di riferimento per stimolare le promesse e i talenti affermati, ha come obiettivo primario quello di proiettare e diffondere la cultura creativa a livello internazionale.

Amondarain, Jose Ramón – Pittura

Ardanaz, Taxio – Pittura

Barrio Diez, Itziar – Videoarte

Bragado Fernández, Igor- Architettura

Canepa Olaechea, Andrea – Scultura

Combarro García, Nicolás – Fotografia

Díaz Ramos, Isolina – Restauro

Dopazo Ruibal, Lara – Letteratura

Fernández Palomar, Silvia – Design

Ferrer Forés, Angeles – Musica

Fidalgo Lareo, Pablo – Teatro

González Romero, Pedro – Nuove Tecnologie

Huertas, Begoña – Letteratura

Huete Iglesias, Julia – Fumetto

Moraleda Gamero, María – Restauro

Portillo, George – Letteratura

Ramos-Yzquierdo, Marta – Curatoria

Sadaba Muguia, Estíbaliz – Videoarte

Sánchez-Cabezudo, Fernando – Teatro

Santomé Rodríguez, Borja – Cinema

Talens Pardo, Anna – Scultura

Villafranca, Maria del Mar – Storia dell’Arte

Vizcaíno, Antonio – Archeologia

Generi e soggettività nelle pratiche artistiche contemporanee (XX-XXI secoli) – 8 marzo

In occasione della celebrazione della Giornata internazionale della donna, la Real Academia de España organizza una Giornata di studi in collaborazione con i Dipartimenti di Storia dell’Arte della UMA Universidad de Málaga e il Dipartimento di Storia dell’Arte “La Sapienza” . Chiuderà l’evento l’Ambasciatore di Spagna in Italia, Alfonso Dastis. Essendo l’8 Marzo una giornata di riflessione su tematiche di genere e sul ruolo delle donne in diversi ambiti, e costituendo l’uguaglianza di genere una delle priorità dell’Agenda per lo Sviluppo 2030 della Cooperazione Spagnola nonché delle politiche della UE, il seminario studierà l’influenza delle questioni di genere e della soggettività sia sui processi creativi che sull’interpretazione che di essi fanno la critica e la storiografia seguendo meccanismi archetipici che fanno parte dell’inconscio collettivo. L’incontro sarà coordinato dalle professoresse Maite Méndez Baiges (Universidad de Málaga e residente RAER 1992-1993) e Carla Subrizi (la Sapienza Università di Roma). Si inserisce, inoltre, nella cornice delle attività del Congreso internacional Géneros y subjetividades en las prácticas artísticas contemporáneas – siglos XX y XXI – che si terrà a Málaga dal 28 al 30 marzo 2019, e che verrà presentato ufficialmente il giorno 8 presso l’Academia.

La Giornata si articola in due momenti ben distinti: Dalle 9.30 alle 14.30 si svolgerà il seminario di lavoro sul tema Generi e soggettività nelle pratiche artistiche contemporanee – XX e XXI secolo –. I gruppi di ricerca di entrambi i Dipartimenti – Málaga e Roma – condivideranno approcci, metodologie, dubbi, etc., per arricchire il lavoro individuale e collettivo e identificare punti, problemi e possibili soluzioni in comune. Il frutto di queste discussioni, che verrà raccolto in un documento congiunto, servirà anche da lavoro preparatorio al Congresso internazionale di Málaga.

Dalle 17 ore verrà presentato il Congreso internacional di Málaga, che affronterà la presenza della soggettività – e delle forme poliedriche che adotta – nella produzione artistica contemporanea e nel mosaico di interpretazioni che riceve da parte della critica e della storiografia. Dalla prospettiva metodologica e l’approccio multidisciplinare forniti dagli studi di genere, si analizzerà criticamente come agisce la soggettività in determinati campi della creazione e della sua interpretazione (http://arteygenero.com/). Dopo questa breve presentazione, la professoressa Carla Subrizi esporra le rispettive conferenze, seguite da un dibattito. La sessione verrà moderata dalla professoressa Maite Méndez Baiges.

PROGRAMMA Venerdì 8 Marzo 2019

9.30-16.30       Seminario di lavoro (aperto a ricercatori, su invito)

9.30-10.00       Saluti istituzionali Introduzione: Maite Méndez Baiges e Carla Subrizi

10.00-11.30     Interventi del gruppo di ricerca dell’Universidad de Málaga

11.45-13.00     Interventi del gruppo di ricerca della Sapienza Università di Roma

14:30                Visita mostra “Footnote to a footnote*”: Real Academia de España en Roma / Fondazione Baruchello

17.00-17.45     Discussione e conclusioni

17.45-18.30     Carla Subrizi “La memoria del trauma e la sfida della storia: corpo e genere in Carol Rama”

18.30-19.00     Dibattito (Modera: Maite Méndez Baiges) 19.00 Chiusura dell’Ambasciatore di Spagna in Italia

*Il Congresso e il seminario si inseriscono nel Proyecto I+D Prácticas de la Subjetividad en las Artes Contemporáneas (HAR-2016-75662-P), finanziato dal Ministerio de Ciencia, Innovación y Universidades spagnolo, e diretto da Maite Méndez Baiges e Luis Puelles Romero.