Mireia c. Saladrigues – Processi 149

MIREIA C. SALADRIGUES, CREDERREI, SE FUSSI DI SASSO


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REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
PROCESSI 149 | MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI E RICERCATORI RESIDENTI, STAGIONE 2021/2022 

Dal 15 settembre 2022 al 27 novembre 2022

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SCHEDA DATi

A. Copia natural computarizada

2022, primera edición

Video

Documentación del proceso robotizado de la talla escultórica.

Para poder hacer una copia lo más fiel posible al original, fue necesario hacer un escáner en 3D. Para ello se tomaron un millar de fotografías de la escultura en la Galleria del’Accademia, así como también de la primera copia que existe del David, realizada en yeso el 1847 y que se encuentra en la Gipsoteca dall’Istituto Statale d’Arte Porta Romana a Firenze.

Se escogió usar este método a modo simbólico, puesto que el David fue la primera obra de arte de grandes dimensiones en ser escaneada en 3D, proyecto de investigación que lidera la Stanford University desde 1997.

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B. Il piede danneggiato

2022

Mármol blanco de la Cava Michelangelo, en Carrara.

62 cm x 39 cm x 39 cm

Copia a tamaño natural del pie izquierdo del David de Michelangelo que reproduce la fractura del segundo dedo después de la martellata.

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C. Frammenti recuperati

2022

Mármol blanco de la Cava Michelangelo, en Carrara

Medidas variables

Esquirlas del segundo dedo del pie tras reproducir la martellata y su consiguiente fractura.

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D. Marmo cotto

Impresión de tinta sobre papel de algodón

1991 – 2022

52 cmx 69cm

Cristalografía del fragmento F3 del dedo roto del David que muestra una porosidad intercristalina debido a fenómenos de dilatación térmica. Esta descohesión física del mármol hace que los cristales se separen, y es lo que se conoce popularmente como marmo cotto.

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CREDERREI, SE FUSSI DI SASSO, il progetto

Il progetto costruisce un poliedrico racconto sull’iconoclastia, mobilitando le esperienze degli agenti umani e non umani coinvolti dalla martellata che Piero Cannata diede al David (1501- 1504) di Michelangelo Buonarroti il 14 settembre 1991. Saladrigues adatta tecniche e strumenti di restauro e geologia per affrontare la potenzialità e il cambiamento inerenti al mondo e, ovviamente, all’arte e alle sue opere. Pertanto fratture di sculture, frammenti distaccati, materiali aggiunti nei restauri integrativi – e soprattutto – polvere di marmo, sono i relatori della proposta.

Dalla pratica artistica, Crederrei, se fussi di sasso contribuisce alle teorie sulla ricezione artistica e l’iconoclastia con una prospettiva orientata ai nuovi materialismi; affrontare la scultura per svelare che la materialità si infiltra in molteplici direzioni, intrecci e distribuzioni che sfuggono ai sistemi sensoriali umani.

Tale approccio è principalmente motivato dal fatto che, tra altri dati scientifici, informazioni rilevanti per la conservazione del David sono state ottenute dopo le analisi chimiche e petrografiche dei frammenti F3G, F17G, F18G e F19G. I test rivelarono che il marmo dell’opera rinascimentale è cotto 2 , e al contempo si confermò che il blocco di pietra assegnato a Michelangelo per la scultura proviene da Fantiscritti, Carrara.

Crederrei, se fussi di sasso coinvolge, attualmente, le seguenti istituzioni: CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche, Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro, Gipsoteca dell’Istituto d’Arte di Firenze, Galleria dell’Accademia, Fondazione Michelangelo Buonarroti, Villa Romana, Radio Papesse, Dryphoto Arte Contemporanea, Palazzo di Giustizia di Firenze, Fondazione Casa Buonarroti. University of Helsinki – Department of Geosciences and Geography, Facoltà di Geologia della Universidad Autónoma de Bellaterra. Studio Paolo Costa, TorArT, Cava e laboratorio Michelangelo, Cava Fantiscritti.

Oltre alla Academia de España en Roma e AECID, un ulteriore supporto di: Kone Foundation, Uniarts Helsinki, Taike e Publics.

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#crederrei_se_fussi_di_sasso

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su MIREIA C. SALADRIGUES

7_Mireia-c.-Saladrigues2È artista e ricercatrice, i suoi progetti si formano a partire da ampi processi di ricerca e le sue metodologie di indagine si basano sulla pratica artistica.
È candidata al Dottorato Internazionale (DFA) all’University of Arts di Helsinki. Behaving Unconventionally in Gallery Settings documenta casi di alterazione delle pratiche culturali, proponendo una rilettura artistica e teorica del disaccordo. I componenti della sua ricerca indagano un ampio spettro: dagli aspetti dell’iconoclastia alla virtualizzazione di mostre, dall’iscrizione culturale del pubblico alla memoria della materia sotto forma di particelle.
www.mireiasaladrigues.com