2021/2022


PROGETTO


Questo non è un paesaggio: Pittura di viaggio e dialoghi dell’esilio

La ricerca si configura attraverso una revisione dell’archivio storico e degli itinerari dei borsisti che arrivavano all’Accademia in qualità di “pittori paesaggisti” per riflettere sull’idea della rappresentazione del paesaggio come metodo di assoggettamento della terra attraverso l’immagine, scatenando una serie di processi estrattivi che si estendono contemporaneamente all’idea del periferico e al modello neoliberale per lo sfruttamento delle risorse. Partendo da una serie di esplorazioni pittoriche e performative sul territorio inseguito da questi paesaggisti, si prospettano alternative di rappresentazione che sfuggano allo sguardo romantico ed estrattivo del paesaggio. Il progetto si incentra sulla reimpostazione delle forze di sfruttamento che attraversano la realtà storica dei contesti naturali e dei corpi. Invece di un’idealizzazione estetica della natura attraverso il suo costante stato di vigilanza e rappresentazione, si individuano i punti di frizione che l’immagine e la storia non svelano a prima vista. Mira a utilizzare la tradizione occidentale della rappresentazione paesaggistica, come regime normalizzatore, per mettere in scena le impronte profonde che il regime coloniale ha lasciato nell’ambiente naturale.

BIOGRAFIA


Daniel De La Barra

(Lima, Perù, 1992)
La sua ricerca propone una gamma orizzontale di osservazioni critiche che si basa su un esteso lavoro documentario e sull’esperienza diretta. Rifuggendo il punto di vista solitario, segue linee trasversali che possano, in una prospettiva strutturale, porre in rilievo le condizioni storiche di sfruttamento dell’ambiente da parte delle strutture di potere e il ruolo che rivestono l’arte e la storia in questa operazione.

Si muove tra la pittura, l’installazione e l’intervento pubblico, incentrando il suo lavoro sulla ri-costruzione di narrative storiche all’interno dell’imposizione gerarchica dei poteri di dominazione.
Negli ultimi anni ha realizzato residenze artistiche in centri come La Escocesa, Piramidon Centre d’Art Contemporani, Homesession (Barcellona), La Fabrique (Lima, Perù) o The Nerdrum School (Svezia) e ha ricevuto la borsa di studio Beca de investigación de la Escocesa nel 2018 e nel 2019, il Premio d’Art Jove (Sala d’Art Jove) nel 2019 e nel 2021 per realizzare un progetto congiunto con La Panera de LLeida e Lo Pati Centre d’Art.
Il suo lavoro è stato recentemente esposto in centri come El Castillo de Montjuic, tramite il Premio Creació y Museus, in Fabra i Coats, Arts Santa Mónica, El Centro de la Memoria El Born CCM, La Bienal de Amposta in Lo Pati Centre d’Art , la Sala d’Art Jove, Homesession o il Museo Central de Lima (Perù).