2020/2021


PROGETTO


CROCI E ARANCE

Quando giro per la città lo faccio in verticale. Vivo nello studio 27 nella torre dell’Accademia che si trova nella parte alta di Trastevere. I miei itinerari iniziano e finiscono salendo e scendendo pendii e scalinate, e a volte rimango sospesa in aria.

La traiettoria di una moneta lanciata in aria compie un tragitto verticale dall’alto verso il basso, un axis mundi. La croce e l’arancia potrebbero essere le due facce della moneta. Testa, il piacere di essere vivi, croce, il dolore per la fragilità dell’esistenza.

La situazione della pandemia ha rafforzato la consapevolezza di queste due realtà, che convergono in questo progetto dalle connotazioni simboliche e formali e rimandano al genere della Vanitas e al Carpe Diem. In questo momento, la sua filosofia trova una replica nelle sirene delle ambulanze, negli aperitivi con gli amici o nei festeggiamenti superficiali del carnevale.

Come nelle collezioni – gabinetto di immagini di Aby Warbourg, ho cercato affinità concettuali e formali tra le cose mettendo a confronto: le croci luminose delle farmacie con le croci delle chiese. I tendoni temporanei per fare il test del Covid, con le preghiere scritte dai fedeli nella Chiesa di Santa Maria in Trastevere. I coriandoli del carnevale della Garbatella con gli atomi fluttuanti di Lucrezio. Il Tevere che scorre di Du Bellay con le stelle filanti, il nome di Keats scritto nell’acqua e i cigni di porcellana. Le ossa di capra che vendono a Porta Portese con le arance italiane, i fiori e la primavera del cesto di frutta di Caravaggio. Le aureole splendenti dei santi di Zurbarán con le nubi di tempesta e le basi dorate per le torte della pasticceria Le Levain di via Luigi Santini.

Il risultato del mio lavoro è un’installazione di disegni, collage, oggetti ed elementi a carattere scultoreo. Ho lavorato a un progetto mutevole correlato al contesto e al ritrovamento fortuito, che mira a intessere legami con il passato per comprendere il presente.

BIOGRAFIA


Natividad Bermejo

Laurea presso la Facoltà di Belle Arti, Universidad Complutense, Madrid e Dottorato in BB.AA., Universidad di Salamanca 1991. Riceve la borsa di studio CESIC. 1987-1990 e borsa di studio Beca Banesto, 1991.

Attualmente concilia il proprio lavoro di creazione artistica con la docenza presso la Facoltà di BB.AA. dell’Universidad di Vigo.

Il suo lavoro è stato rappresentato principalmente nella Galería EGAM a Madrid e a Estrany de la Mota a Barcellona.

Tra le ultime mostre personali si distinguono: 2008 “Big-Bang”. C.A.B. di Burgos; “Look left-look right”, Galería Estrany de la Mota. Barcellona. 2009; “La nave de los locos I”. Galería Egam, Madrid-Galería Rafael Ortiz. Siviglia. 2012. “La tormenta”, Museo del dibujo ABC. Madrid. “20Hz-20Kz”. Galería EGAM, Madrid 2013. Nati Bermejo-Ana Prada. Imago – bild. Estrany de la Mota. Barcellona 2018

Esposizioni collettive recenti:

“Huésped: colección del MUSAC en el MNBA”. Buenos Aires. Museo Castagnino e Museo de Arte Contemporáneo di Rosario; APROXIMACIONES I. Arte español contemporáneo en la colección Helga de Alvear. Cáceres; “Lo parcial como significativo”. Colección CAB di Burgos; Centro de Arte Alcobendas, Madrid; “Sobre papel. On paper”, Fundación Helga de Alvear, Badajoz 2015. “Ver (re) velar … “MUSAC .2016; “Pintura en voz baja. Ecos de Giorgio Morandi… Centro José Guerrero. Granada; “El relato desprovisto…” Instituto Cervantes, Pechino e Art Pechino, 2016; “Muchos Caminos…” Real Academia de España en Roma 2017 e MUSAC, 2018; Displays of Affection I: Cartografiar la memoria, Estrany de la Mota 2017. Galería Die Ecke. Santiago del Cile. 2018