2017 / 2018


PROGETTO


La presenza pittorica come motivo

Una delle accezioni di “presenza” allude alla “rappresentazione”, letteralmente alla “memoria di un’immagine o idea, o rappresentazione di essa”. La presenza mi interessa come essenza pittorica da studiare in classici come Giotto, tra i primi a rendere tangibile la corrispondenza tra l’aspetto corporeo, emozionale, umanistico e spirituale.

L’osservazione diretta di un’opera pittorica rende possibile un’acquisizione di conoscenze difficile da ottenere anche con la riproduzione migliore. La permanenza a Roma agevolerebbe un lavoro esaustivo sul campo in parallelo alla produzione pittorica, sia nei musei romani che tramite viaggi molto specifici. Per esempio, sono particolarmente interessato a visitare la Cappella degli Scrovegni di Giotto a Padova; i suoi affreschi e quelli di Cimabue nella Basilica di San Francesco ad Assisi; la Consacrazione di san Lorenzo come diacono di Fra’ Angelico (Cappella Niccolina, Vaticano) e la Cappella Brancacci di Masaccio e Masolino (Chiesa di Santa Maria del Carmine, Firenze). Questa selezione trova fondamento nell’individuazione in queste opere della genealogia di uno spirito pittorico comune rispetto alle essenze e alle intensità dell’opera su cui ho lavorato negli ultimi anni. Confido nella sua evoluzione e crescita esponenziale nella cornice storica di Roma e, in particolare, della RAER, osservatorio privilegiato dal quale stabilire una corretta panoramica tra due tradizioni pittoriche così intrecciate come quella spagnola e quella italiana.


BIOGRAFÍA


(Lalín, 1973) è laureato in Belle Arti presso l’Universidad di Vigo (1991-1996), successivamente ha conseguito il titolo di Master of Arts al Central Saint Martins College of Art and Design, Londra (2003).

Attualmente è rappresentato da F2 Galería (Madrid), dopo aver esposto individualmente in gallerie come Fúcares (Almagro), Carlos Carvalho (Lisbona), Mario Sequeira (Braga), e in istituzioni come il PALEXCO (La Coruña), la Fundación Laxeiro (Vigo), o le sedi di Roma e Napoli dell’Instituto Cervantes. A settembre di quest’anno è stata inaugurata nel CGAC la retrospettiva più grande dei suoi lavori; con il titolo «Y», rimarrà aperta fino a febbraio 2018.

Tra le mostre collettive segnaliamo: Salon Video ]hiatus[, R.A.M. Media Art Festival (Arad, Romania), Welcome to my Loft (Centro Torrente Ballester, Ferrol), Lugares de Incerteza, progetto Look up! Natural Porto Art Show (Palacete Pinto Leite, Oporto), Antes de ayer y pasado mañana, o lo que la pintura puede ser hoy (MACUF, La Coruña), Mapas, cosmogonías e puntos de referencia (CGAC, Santiago de Compostela), Urbanitas (MARCO de Vigo), Cine y casi cine (Museo Nacional de Arte Reina Sofia, Madrid), Sky Shout. A pintura despois da pintura (Auditorio de Galicia, Santiago de Compostela).

La sua opera è rappresentata in collezioni come CGAC, Fundación Barrié de la Maza, Colección MICA, Colección Circa XX—Pilar Citoler, Colección Purificación García, MAC Gas Natural Fenosa, MARCO de Vigo o Colección Würtz.
Il suo campo di azione si è esteso anche alla scrittura, con saggi o testi su altri artisti, e alla curatela, con la mostra Narrativas Monumentales. Figuras, paisajes y rituales, nel MAC Gas Natural Fenosa.