Presentazione di DESNORTADAS
PRESENTAZIONE | 23 novembre ore 18.00
CRISTINA MORALES IN CONVERSAZIONE CON DILETTA BELLOTTI
A causa di un imprevisto Claudia Durastanti non potrà partecipare all’evento
Alla soglia dei cinquant’anni, Teresa d’Ávila si trova ospite nel palazzo di donna Luisa de la Cerda con il compito di consolare la padrona di casa, rimasta vedova da poco. Qui, oltre a gettare le basi per la fondazione del suo nuovo convento, Teresa attende alla stesura di quello che sarà un testo cardine del genere autobiografico, il Libro della Vita.
Ma… e se la santa avesse lavorato in parallelo a un diario più intimo, redatto per evocare il suo passato e raccontarsi come essere umano, non solo come religiosa? La Teresa di Cristina Morales riscrive quindi se stessa e la sua storia: una donna vista attraverso lo specchio di una madre che ha passato la vita intera a partorire finché proprio la morte per parto non se l’è portata via; una figlia che ha sempre rifiutato di adeguarsi alle aspettative, e fin da piccola ha cercato la ribellione attraverso i libri, la lettura, i giochi con i cugini; una suora che non ha mai accettato intermediari nella sua relazione d’amore con Dio; una scrittrice potente, che ha scelto di raccontarsi in prima persona, con una prosa attorcigliata, danzante, al servizio della più grande delle sfide, dire l’indicibile. Cristina Morales reinventa una straordinaria e suggestiva figura femminile che diventa simbolo di radicalismo ed emancipazione, una Teresa, se non libera da vincoli e doveri, sicuramente pronta a combatterli, una donna capace di determinare il proprio destino in una società pensata da e per gli uomini.
Cristina Morales, Granada, 1985. Autrice dei romanzi Lectura fácil (Anagrama, Premio Nazionale di Narrativa 2019 e Premio Herralde del Romanzo 2018), Terroristas modernos (Candaya, 2017), Últimas tardes con Teresa de Jesús (Lumen 2015, Anagrama 2020) e Los combatientes (Caballo de Troya 2013, Anagrama 2020); vincitrice del Premio INJUVE di Narrativa 2012 e, inoltre, autrice del libro di racconti La merienda de las niñas (Cuadernos del Vigía, 2008). Le sue storie sono state pubblicate in numerose antologie e riviste letterarie.
In qualità di drammaturga, ha lavorato per svariati teatri e compagnie, tra cui Sol Picó, Sara Molina, il Teatro Nacional de Cataluña e il Teatro del Barrio.
Nel 2017, le è stata conferita la Borsa di studio di Scrittura Montserrat Roig; nel 2015, quella della Fondazione Han Nefkens e, nel 2007, la Borsa di studio della Fondazione Antonio Gala per Giovani Creatori. Nel 2021 è stata borsista presso la Reale Accademia di Spagna a Roma ed è stata selezionata tra i 25 migliori scrittori spagnoli sotto i 35 anni dalla rivista Granta.
Laureata in Diritto e in Scienze Politiche, e specializzata in Relazioni Internazionali, è anche ballerina e coreografa di Iniciativa Sexual Femenina e produttrice esecutiva del gruppo punk At-Asko. Inoltre, è archivista e diffonditrice di mugrelindas con il collettivo BachiniBachini.
www.iniciativasexualfemenina.es at-asko.bandcamp.com Instagram: @bachini.bachini
Diletta Bellotti, classe 1995, autrice e attivista romana, laureata in Diritti umani e Migrazione alla University of Kent per poi specializzarsi nella lotta alle agromafie. Nel 2019, insieme ad alcune realtà del territorio, ha lanciato la campagna di informazione e sensibilizzazione “Pomodori Rosso Sangue.” Lo scorso ottobre è uscito il suo libro di The Rebel Toolkit edito De Agostini. Dal 2020 è ricercatrice presso la Fondazione Osservatorio Agromafie.
Giovedì 19 maggio 2022
ore 10.00 – 17.00 ingresso su appuntamento per gli operatori culturali e professionisti del settore: cristina.redondo@maec.es / info@accademiaspagna.org
ore 17.00 – 19.00 ingresso libero per il pubblico
Gli Open Studios sono l’occasione per conoscere da vicino la creatività dei borsisti dell’Accademia. Negli atelier dei residenti sarà possibile vedere i loro progetti, attualmente in corso d’opera, declinati secondo le tecniche artistiche prescelte, che per questa stagione spaziano dall’arte figurativa alla fotografia, dal teatro al cinema, dal fumetto alla moda, fino alla gastronomia.
Questo giorno sarà inoltre possibile vedere anche alcuni dei luoghi dell’Accademia solitamente chiusi al pubblico, come i giardini, la terrazza, il salone dei ritratti e la sala da pranzo del piano nobile.
Giovedì 19 maggio 2022 si rinnova l’appuntamento con gli OPEN STUDIOS della Real Academia de España en Roma, una giornata in cui sarà possibile visitare gli studi e i work in progress degli artisti in residenza presso l’Accademia per la stagione 2021/2022.
Dopo due anni di chiusura forzata a causa dell’emergenza sanitaria, sarà di nuovo possibile incontrare di persona gli artisti e conoscere in anteprima i loro processi creativi che li porteranno alla realizzazione dei loro progetti finali.
Come dichiara María Ángeles Albert De León, Direttrice dell’Accademia “Da quasi 150 anni le residenze in Accademia rappresentano per i borsisti una grande opportunità di crescita personale e artistica, oltre ad essere una vera e propria fucina di creatività che ha portato anno dopo anno a consolidare il ruolo della Real Academia de España di Roma come polo della cultura spagnola all’estero”.
Nel 2023 l’Accademia si prepara a festeggiare il suo centocinquantesimo anniversario, è dal 1873 infatti, che questa istituzione si è dedicata alla formazione di generazioni di artisti e intellettuali spagnoli e ibero-americani. Per questa speciale ricorrenza è previsto un fitto calendario di attività culturali e artistiche tra Italia e Spagna.
Nella giornata degli OPEN STUDIOS sarà possibile visitare gli atelier dei 22 artisti residenti (sono 1031 ad oggi i borsisti ospitati dall’Accademia in 149 anni di attività) vincitori di un bando di concorso indetto dal Ministero degli Affari Esteri spagnolo, e vedere i loro lavori attualmente in corso d’opera, che traggono ispirazione da Roma e la sua storia.
I lavori saranno successivamente presentati al pubblico in occasione della grande mostra finale, Processi 149, che verrà inaugurata il 15 settembre 2022.
Molto ricca e variegata la proposta culturale per questo anno accademico, che vede artisti e ricercatori esprimersi in svariate discipline, dalla scultura di David Bestué, a Paradosso/Romolo di Sergio Arribas, progetto multidisciplinare legato alla Moda, a Carles Tarrasò che con il suo progetto Estetica della spezia esplora il ruolo della gastronomia come arte multisensoriale, da Manù Blàzquez, che ha in programma Il Giardino di Euclide, un libro d’Artista realizzato con la tecnica dell’incisione a Isaias Griñolo con un lavoro di videoarte ispirato ai graffiti, al progetto fotografico di Jorge Fuenbuena, ispirato e dedicato a Pasolini nel centenario della sua nascita. E ancora: Francisco Javier Muñoz, che vuole indagare la figura di José Manuel Aizpùrua e il suo legame con Roma, Alex Nogué che propone un lavoro dedicato al binomio cultura/natura ispirato ai dipinti della Villa di Livia, il progetto cinematografico di David Pérez dedicato alla Garbatella, al fumetto muto di Brais Rodriguez Still Life, al progetto di mediazione artistica di Leire San Martin Goikoetxea. Alla musica sono dedicati lo studio time.notime di Manuel Rodriguez Valenzuela che indaga la percezione del tempo nella musica e il lavoro di Daniel Moro, uno studio di musicologia sull’influenza dell’Italia nella musica spagnola d’avanguardia.
Forte anche la presenza femminile, con Monica Gutierrez del collettivo Basurama che propone un’indagine sul tema dell’ibridazione applicata nell’arte, Elena Lavellés, con il progetto pittorico Ruina montium: una stratrigrafia aurea, Almudena Ramìrez-Pantanella che con l’opera teatrale Arringa vuole avvicinarsi al teatro ludico romano, fino al cinema sperimentale di Marta Azparren e alla scultura di Mireia C. Saladrigues.
Sono inoltre quattro i borsisti provenienti da paesi latinoamericani: Diego Aramburu, drammaturgo boliviano con il progetto teatrale A occhi chiusi, Daniel de la Barra, peruviano, con un lavoro pittorico Questo non è un paesaggio: pittura di viaggio e dialoghi dell’esilio, lo scrittore argentino Manuel Ignazio Moyano, con un saggio letterario su J. Rodolfo Wilcock e dal Messico Luisa Irazù Lòpez Campos con un interessante studio dedicato alla Conservazione del Patrimonio e ai giovani.
Riprendono inoltre quest’anno le visite aperte al pubblico- “Siamo felici – continua Albert – di aprire le porte della nostra Academia non solo agli addetti ai lavori ma di offrire al pubblico l’opportunità di avvicinarsi e conoscere i lavori dei nostri residenti”. Oltre agli studi degli artisti sarà possibile vedere anche alcuni dei luoghi dell’Accademia, solitamente chiusi al pubblico, come il chiostro, i giardini, la terrazza, il salone dei ritratti e la sala da pranzo del piano nobile.
La Real Academia de España en Roma, istituzione dipendente dell’Ambasciata di Spagna in Italia, svolge da sempre un ruolo fondamentale e strategico per la politica culturale spagnola all’estero.
Piattaforma culturale e centro di produzione e innovazione artistica ha come obiettivo primario quello di proiettare e diffondere la cultura creativa a livello internazionale.
Dal 2016 gode del supporto dell’Agencia Española de Cooperación Internacional para el Desarrollo (becas MAEC – AECID).
MARTEDÌ 12 APRILE ORE 11.00 | Presentazione della traduzione di Donatella De Vivo di Pilar Campos e reading a cura di Loredana Scaramella all ‘interno di Herencias, scritture di memoria e identità. Partecipano: Giulio Benvenuti, Giacomo Faccini, Ivan Olivieri, Loredana Piedimonte, Oleksandra Soloviova.
Adolf Eichmann è davvero l’esempio perfetto della banalità del male? Per tentare di rispondere a questa domanda Pilar Campos ha dovuto costruire un personaggio ma, soprattutto, attendere pazientemente che esso prendesse forma attraverso lo sguardo di tutti gli altri personaggi, in una pièce in cui, di fatto, egli non è protagonista e tuttavia prende vita e, in modo inquietante, costruisce a sua volta il proprio sguardo su di noi e sul mondo.
Il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere dell’Università di Roma Tre organizza, in collaborazione con la Real Academia de España en Roma, organizza questa serie di incontri con l’obiettivo di esplorare alcune delle più interessanti forme di scrittura creativa in lingua spagnola che costituiscono una riflessione collettiva sui processi di ricostruzione identitaria basati su un passato complesso e traumatico e sulla sfida imposta da un presente in cui si continuano a verificare le dinamiche di discriminazione, violenza ed emarginazione.
Torna anche quest’anno l’ormai consueto appuntamento con Processi 148, mostra finale dei borsisti 2020/2021 della Real Academia de España en Roma che inaugurerà giovedì 7 ottobre 2021.
Gli artisti residenti, 21 in tutto, sono i vincitori dell’annuale concorso indetto dal Ministero degli Affari Esteri spagnolo e sono stati chiamati a realizzare un progetto dedicato all’Italia ed in particolare alla città che li ospita. Roma rimane sempre al centro della loro ricerca artistica, che quest’anno spazia dall’arte figurativa alle tecnologie multimediali, dalla fotografia alla danza, dal cinema al fumetto, passando per la moda e la gastronomia.
Dal 1873, anno di nascita della Real Academia de España di Roma, sono stati 1009 i borsisti che hanno vissuto a Roma, dando vita durante il loro soggiorno nella città ad importanti progetti e consolidando sempre più il ruolo dell’Accademia come centro di cultura spagnola all’estero.
La Real Academia de España en Roma, istituzione dipendente dell’Ambasciata di Spagna in Italia, che festeggia quest’anno il suo 148º anniversario, svolge da sempre un ruolo fondamentale e strategico per la politica culturale spagnola all’estero nella formazione di numerose generazioni di artisti e intellettuali spagnoli, italiani e iberoamericani. Piattaforma culturale e centro di produzione e innovazione artistica di riferimento per stimolare alla produzione sia delle promesse
che degli affermati talenti, ha come obiettivo primario quello di proiettare e diffondere la cultura creativa a livello internazionale.
La mostra rappresenta anche l’opportunità di visitare un complesso monumentale solitamente chiuso al pubblico, con i suoi grandi tesori nascosti, come il Tempietto del Bramante, il salone dei ritratti e la sala da pranzo del piano nobile.
26 ottobre dalle 10.00
– Real Academia de España en Roma
Come parte del programma della ROME ART WEEK, il curatore Raffaele Quattrone incontra e presenta gli artisti e ricercatori in residenza nel periodo 2020/2021:
Irene de Andrés, Toni Amengual, Natividad Bermejo, Gadea Burgaz, Alán Carrasco, Sara García, Cristina Morales, Maral Kekejian, Yeyei Gómez, Virginia Morant, Carlos Pardo, Txuspo Poyo, Javier Quislant, Muriel Romero, Gonzalo Golpe, Mar Sáez, Shirin Salehi, Miguel de Torres, Elo Vega, Leire Vergara, Àngels Viladomiu.
Sarà un’occasione per conoscere i risultati del loro soggiorno a Roma, del loro progetto, del loro lavoro traendo in un qualche modo le conclusioni di un’esperienza unica ed inimitabile.
La mostra Processi 148 che presenta le opere realizzate durante il loro soggiorno a Roma è aperta e visitabile fino a metà gennaio 2022.
Con l’occasione verranno svelati i nomi dei nuovi residenti nel periodo 2021/2022.
Per partecipare è consigliata la prenotazione a: prenotazioni@accademiaspagna.org
28 de octubre – ore 18.00
Instituto Cervantes di Roma
Via di Villa Albani, 16
Colaboramos con el Instituto Cervantes di Roma en la participación en el festival Europa in Circolo con Cristina Morales y su libro Lettura facile (Guanda 2021) traducción de Lectura Fácil (Anagrama, Premio Nacional de Narrativa 2019 y Premio Herralde de Novela 2018). Cuatro mujeres con diferentes grados de “discapacidad intelectual” conviven en un piso tutelado y demuestran su extraordinaria capacidad para enfrentarse a las condiciones de dominación que les toca sufrir, contra las convenciones sociales y el “satu quo”. Cristina Morales (Granada, 1985) es licenciada en Derecho y Ciencias Políticas. Forma parte de la compañía de danza contemporánea Iniciativa Sexual Femenina y es productora del grupo punk At-Asko. Ha escrito cuentos que han aparecido en diversas antologías y revistas literarias, y los libros Los combatientes, Terroristas modernos e Introducción a Teresa de Jesús. Sus obras han recibido numerosos premios en España. Actualmente es autora residente en la Real Academia de España en Roma. Puedes descargar este libro en préstamo en la biblioteca electrónica, con tu carné de la biblioteca.
GIOVEDÌ 23 SETTEMBRE 2021 /ORE 19:00
Con gli scrittori Almundena Sánchez, Carlos Pardo e Gabriela Ybarra, e la traduttrice Giulia Zavagna.
Ingresso gratuito previa prenotazione fino ad esaurimento posti: prenotazioni@accademiaspagna.org
Il progetto 10 de 30, promosso dalla Direzione delle Relazioni Culturali e Scientifiche dell’Agenzia Spagnola per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo (AECID), ha come obiettivo quello di promuovere l’internazionalizzazione di dieci autori di narrativa di età compresa tra i 30 e i 40 anni al momento della loro selezione.