PROCESSI 148
MOSTRA | PROCESSI 148 NEL MARCO
MOSTRA | PROCESSI 148 NEL MARCO
GIORNATE | 20 e 21 ottobre
CONCERTO | 4.11.2022 19:00h
GIORNATE | 13 OTTOBRE
19 novembre
“Come percepiscono il luogo in cui vivono e con quali elementi si sentono identificati? Coincide la loro visione patrimoniale con la visione istituzionale? Possiamo, dalla cittadinanza giovanile, apportare investimenti affinché le Istituzioni concepiscano progetti patrimoniali attuali e adeguati? A partire da una metodologia partecipativo- orizzontale, di mia concezione, di generazione di apprendimento in tempo reale, si è lavorato su ciò che è per loro il Patrimonio e quali sono gli elementi con i quali si sentono identificati nella loro città e nel loro quartiere. Come risultato si cerca una radiografia patrimoniale di Roma, vista dai suoi giovani.”
La proposta si trova all’interno dell’azione-ricerca. Si tratta di approfondire i processi di costruzione sociale del Patrimonio, a partire dalla concezione e avviamento di laboratori partecipativo-orizzontali con giovani abitanti di Roma. Suddetto dispositivo funziona generando e stimolando apprendimento patrimoniale cittadino giovanile che può servire da base al possibile sviluppo di politiche pubbliche patrimoniali.
GIORNATE | 7, 8 e 9 ottobre 2022
SEMINARIO | 3, 4 e 5 OTTOBRE
SEMINARIO | 19, 2029, SETTEMBRE
Dal 15 settembre al 27 novembre 2022
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Una PRESTE è una forma di festa andina di spirito transitorio.
ieri proposta da altri, oggi proposta da noi, domani la proporrà qualcun altro.
Non vuole essere di proprietà di nessuno in particolare ma allo stesso tempo di tuttx.
Il 9 luglio (2022) alle 10am la “Real Academia de España” a Roma apre le sue porte allo strano, allo storto, allo squallido, al bizzarro, al cuir, al carnevale; per pensare cosa succede “dopo” l’orgoglio.
Raccogliere quel che è rimasto per riciclarlo, ripensarlo, riutilizzarlo, reinventarlo e avanzare.
Questa PRESTE è un luogo di trasformazione; non essere più solx per poter essere unitx. Entriamo in Accademia togliendoci i vestiti, preparandoci per uscire verso altri luoghi. Siamo un festeggiamento che non finisce, che viene dalle manifestazioni, dalle rivolte, dalla vita.
La notte non finisce, il mattino è appena iniziato.
Dal 15 settembre al 27 novembre 2022
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A. Dell’aria spessa del Giardino (Evocazione a Leonardo da Vinci)
2022
70cm x 50cm
Acrílico y gouache sobre papel
Conjunto de siete interpretaciones de Villa di Livia.
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B. Del giardino chiuso
2022
70cm x 50cm
Acrílico y gouache sobre papel
Conjunto de siete interpretaciones de Villa di Livia.
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C. Degli alberi del giardino
2022
70cm x 50cm
Acrílico y gouache sobre papel
Conjunto de siete interpretaciones de Villa di Livia
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D. Libreta de notas. 2022
2022
Lápiz y collage
11,3cm x 15cm x 1,6cm, con 40 hojas
El cuaderno se encuentra dentro de una caja de cartón, pintada con acrílico de 13cm x 17,5cm x 4,2cm.
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Il mio lavoro preso la’Academia de España en Roma rappresenta un momento di creazione di nuovi progetti.
Proprio dopo aver presentato le mostre Jardines e Cuando los árboles soltaron la noche ho la necessità di riformulare liberamente i propositi che hanno orientato i miei recenti lavori.
Come punto di partenza ho scelto i dipinti della Villa di Livia, attualmente a Palazzo Massimo, perché è un’immagine che alimenta questioni fondamentali relative al binomio cultura/natura e corrobora l’utilizzo consapevole del visivo nella costruzione degli immaginari collettivi dell’epoca di Cesare Augusto.
Il giardino dipinto della Villa di Livia esprime in modo paradigmatico l’interazione tra elementi naturali ed elementi che appartengono alla cultura.
Un’espressione che, resa contemporanea, evoca gli ecosistemi propri dell’ecologia culturale. La natura condiziona una risposta culturale, e a sua volta la cultura trasforma la natura. Una lettura che in questo progetto si può estendere agli attuali spazi urbani.
Il giardino dipinto della Villa di Livia era, di fatto, un’installazione i cui elementi non si limitavano alla pittura bidimensionale, ma che era articolata con uno spazio architettonico molto particolare e con altri elementi come la mobilia per la sua contemplazione, una luce studiata, l’esistenza di elementi simbolici come una grotta, rappresentazioni scultoree mitologiche, etc… il che vincola un’opera storica al concettodi “installazione” come linguaggio multidisciplinareattuale.
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Àlex Nogué è artista visivo e professore ordinario dell’Universidad de Barcelona, UB. Editore della rivista di ricerca BRAC (Editorial Hipatia Press, Universidad de Barcelona) con criteri di valutazione internazionali.
IP del Grup de Investigación Consolidado BRAC (Barcellona, Research, Art, Creation). AGAUR/Generalitat de Catalunya. Professore all’Internationale Akademie für Kunts und Gestaltung. Faghhochschule Hamburg (1992-1996-2000- 2004). Esperto di ANECA e ANEP (2010-2018). Assessore del Governo Basco per ricerca in arte, pre e post dottorato.
Ha pubblicato 8 libri sulla creazione artistica basati sulla sperimentazione personale. Ha realizzato 65 mostre personali nazionali e internazionali.
Il suo lavoro di creazione è legato alle condizioni della ricezione dell’opera d’arte e all’uso metaforico di riferimenti paesaggistici.
Ha il suo studio a Hostalest d’en Bas (Girona).
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