2014 / 2015 – Video


Progetto

In questo progetto, l’artista affronta una revisione dell’iconografia del martirio e delle leggende dei martiri del cristianesimo primitivo nella cui storia il cibo o la cucina rivestono un ruolo rilevante, messi in relazione con la tradizione pittorica della natura morta.
Riflette sulla contemporaneità attraverso la revisione delle narrative legate sia alla tradizione (leggende, miti, favole, racconti popolari) che alla storia dell’arte. Utilizza un immaginario apparentemente obsoleto, lontano dalla nostra quotidianità e dal nostro presente, ma che, inserito in un sostrato precedente al nostro sapere e alle nostre credenze, è riconoscibile e ancora ci influenza, e lo mette in dialogo con circostanze contemporanee, riportandolo a riflessioni legate al mondo attuale.
Attraverso l’incontro di contrari, della giustapposizione di elementi contrapposti, cerca una rilettura di ognuno di essi, e la creazione di una situazione nuova, tentando di far scaturire l’inatteso, di produrre una logica diversa che non sia la logica degli avvenimenti quotidiani.

Biografia

Greta Alfaro [Pamplona, 1977], è un’artista visuale. Per il suo lavoro utilizza diversi mezzi: video, fotografia, installazioni e collage, spesso con un orientamento site-specific. Ha una laurea in Belle Arti conseguita all’Università Politecnica di Valencia e un Master in Fine Arts del Royal College of Arts di Londra. Fra le sue ultime mostre personali ci sono Still Life with Books, a Artium, Vitoria (2014); European Dark Room, nella galleria Rosa Santos a Valencia (2014); In Praise of the Beast, MoCA, Hiroshima, Giappone (2013). Ha partecipato a numerose mostre collettive in Europa e in Sudamerica. I suoi lavori video sono stati mostrati anche a festival di cinema, tra cui spiccano l’International Film Festival di Rotterdam e il festival Punto de Vista di Pamplona.