Archivio documentario

L’Accademia di Spagna ricevette nel 2011 la donazione della biblioteca del compositore e diplomatico Delfín Colomé.

Nato a Barcellona nel 1946, studiò pianoforte, composizione e direzione d’orchestra. Nel 1976 intraprese la carriera diplomatica, conciliando da allora entrambe le attività fino alla sua morte nel 2008. Tra i numerosi incarichi svolti, tra il 1991 e il 1995 fu il direttore generale di Relazioni Culturali e Scientifiche del Ministero d’Affari Esteri. In questo periodo entrò in contatto diretto con l’Accademia, istituzione verso la quale dimostrò sempre molto affetto e rispetto in virtù dell’importante ruolo che dalla sua fondazione ha ricoperto nella formazione dei molti artisti, musicisti, architetti e studiosi che hanno usufruito di una borsa di studio presso di essa. È grazie a questo interesse per l’istituzione gianicolense e alla sensibilità dimostrata da parte dei suoi familiari e, in particolare, della vedova Elena Sánchez Ramos, che l’Accademia ha avuto l’onore di ricevere la donazione di questa preziosa biblioteca la quale, specializzata in musica e danza, ha contribuito ad arricchire notevolmente la sezione musicale della nostra collezione bibliografica.

Organizzato dall’Ambasciata di Spagna in Italia e dall’Accademia, il 10 giugno del 2011 si è celebrato un omaggio a Delfín Colomé, presenziato da Elena Sánchez, durante il quale è avvenuta la consegna ufficiale della biblioteca Colomé alla nostra istituzione. Presieduto dall’ambasciatore di Spagna, D. Luis Calvo Merino, e dal direttore dell’Accademia, D. Enric Panés, hanno partecipato anche il diplomatico D. Juan José de la Muela e il direttore del Centro di Documentazione di Musica e Danza del Ministero di Cultura, D. Antonio Álvarez Cañibano. Gli oratori hanno saputo mettere in risalto, attraverso le loro sentite parole, il valore intellettuale, artistico e umano dell’omaggiato, sottolineando il suo prezioso lavoro al servizio della diplomazia spagnola e la sua importanza nel panorama musicale internazionale come compositore, direttore d’orchestra, critico e ricercatore. L’evento si è concluso con un concerto in cui sono stati interpretati dei brani composti da Delfín Colomé.

 


 

Breve biografia di Delfín Colomé y Pujol (Barcellona, 1946 – Seul, 2008)

Dopo aver concluso la sua formazione musicale nel Conservatorio Superiore Municipale di Musica della sua città, studiò pianoforte con Teresa Balcells e armonia, composizione, strumentazione e direzione d’orchestra con Lluis Moreno Pallí. Partecipò al movimento della Nova Cançó Catalana e fu direttore musicale dell’Obra del Ballet Popular, dove acquisì una solida pratica nella direzione d’orchestra. Conciliò queste attività con gli studi di Diritto, conclusi nel 1968, e con quelli della Scuola Diplomatica dal 1973, intraprendendo la carriera diplomatica nel 1976.

Dal 1980, dopo la lunga parentesi dedicata allo studio e all’esercizio dell’avvocatura, cominciò a comporre con regolarità, in uno stile molto ecclettico di consolidata base minimalista. Il suo catalogo consta di oltre 60 opere, spesso interpretate in tutto il mondo.

Delfín Colomé scrisse regolarmente di musica in giornali e riviste specializzate. Tenne un gran numero di conferenze e corsi in molti paesi, specialmente sulla musica contemporanea spagnola. Sebbene i suoi lavori trattassero di tematiche molto diverse, risalta il suo profondo interesse per il mondo della danza. Nel 1995 fu uno dei fondatori di Cairon. Revista de Ciencias de la Danza e, tra i frutti delle sue ricerche coreologiche, possiamo citare El indiscreto encanto de la danza (1989), Pensar la danza (2007) e La guerra civil española en la Modern Dance (1936-1939), edizione postuma, pubblicata nel 2010, della tesi con cui ottenne il titolo di Dottore in Estetica e Teoria delle Arti (Filosofia) nel 2004 all’Università Autonoma di Madrid.

Il suo lavoro come diplomatico lo portò a vivere lunghi periodi lontano dalla Spagna e a svolgere incarichi diversi, alcuni di questi in organismi internazionali. Fu consigliere nella Rappresentanza Permanente presso l’Unesco, direttore dell’Istituto di Cooperazione Iberoamericana e direttore generale di Relazioni Culturali e Scientifiche del Ministero d’Affari Esteri. Visse undici anni in Asia Orientale: prima nelle Filippine, come ambasciatore di Spagna; in seguito a Singapore, come direttore esecutivo dell’Asia-Europe Foundation; infine, fu nominato ambasciatore di Spagna nelle due Coree, incarico che svolse fino alla morte nell’aprile del 2008.