2014 / 2015 – MAEC AECID Letteratura “Beca Valle Inclán”


Progetto

Tiempo muerto prospetta un mondo in cui, sottoponendosi a un trattamento (RCC: Rigenerazione Cellulare Completa), l’essere umano può arrestare l’invecchiamento e vivere fino ai 294 anni, salvo nei casi di suicidio, assassinio o incidente. Sottoporsi al RCC (gergalmente chiamato “tirarsi a lustro”) richiede molto denaro e un’età compresa tra i venti e i quarant’anni. Quasi tutti vogliono farlo, molti ipotecano la propria vita per la rigenerazione. Per la maggior parte delle persone, il problema consiste nel reperire i soldi, sebbene alcuni mettano in discussione il trattamento rifiutandosi di sottoporvisi per principio.
Tutti i personaggi principali vedranno i loro ideali messi alla prova, obbligati a scegliere tra l’adattarsi a un mondo con cui non si trovano d’accordo e l’avventurarsi in una fuga dal finale incerto, ognuno con ragioni e principi diversi.
Il progetto, che punta su uno stile narrativo con molti dialoghi, cerca di affrontare l’ossessione per la giovinezza e le disuguaglianze sociali in un futuro distopico con una somiglianza con il presente, dalla mano di una studentessa idealista e suo padre (ricco chirurgo) a una coppia sulla soglia dei quarant’anni con dubbi e problemi economici correlati alla rigenerazione cellulare.

Biografia

Joan Espasa [Madrid 1976], dopo essersi laureato in Filologia Classica alla UCM e aver ottenuto il titolo di docente di clarinetto, approfondisce gli studi alla Sorbona (Parigi IV), dove segue i corsi di dottorato e ottiene il DASE in Letteratura Greca. In seguito ha studiato Drammaturgia alla RESAD, dove si è laureato nel 2006.
È autore, tra le altre opere, di El corazón de Ofelia: últimas horas de Macbeth en el bosque desnudo de Birnam, La noche del millón de mundos (Ed. Fundamentos 2005 e 2007), Códigos y Medea: usted decide. È anche membro del collettivo di libera improvvisazione maDam e collaboratore della fanzine klof e del programma di Radio Vallekas Perro Flaco.